ROMA - Patenti a punti anche per i motorini e per le minicar, ottenibili già a 14 anni: è una delle novità di maggior rilievo del Nuovo Codice della Strada, destinato a...
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Lupi. «Sinora ai minorenni - ha spiegato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi - non potevano venire applicate le sanzioni in cui incorre l'adulto con la patente a punti. Con il nuovo Codice queste patenti sono in tutto uguali a quelle a punti e potranno venire sospese e ritirate». «Le nostre città e strade sono piene di 'quadricicli leggerì le cosiddette 'macchininè guidate da giovani tra 14 e 18 anni non sempre bravissimi a guidare non sempre consapevoli dei rischi che corrono e che fanno correre. Si dà delega per far sì che tutta la logica della patente a punti intervenga per l'utilizzo delle macchinine che vanno considerate con le stesse caratteristiche delle auto, con gli stessi rischi e pericolosità. È un intervento che protegge, che riteniamo necessario», ha aggiunto il premier, Enrico Letta.
«Più attenzione ai ciclisti». «Il testo attuale ha 240 articoli e dal 1990 ad oggi ha subito 70 interventi. Serve un nuovo Codice della strada, con una razionalizzazione, una delegificazione e una manutenzione normativa», ha spiegato il ministro nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il Governo non dimentica i ciclisti, spesso vittime innocenti sulle strade. «Il 15 per cento della mortalità deriva dallo stato delle nostre strade. Abbiamo l'obiettivo, anche con la riforma del Codice della strada, di dimezzare la mortalità, tutelando motociclisti e ciclisti e prevedendo che la manutenzione delle strade, penso ai guard rail, tenga conto di questi ultimi», ha chiarito Lupi.
Il ddl. I punti salienti del provvedimento sono quindi: la revisione delle sanzioni, con la previsione di specifiche misure di premialità in relazione a comportamenti virtuosi nonchè misure riduttive dell'entità delle sanzioni in caso di pagamento delle stesse in tempi ristretti; l'introduzione, anche con riferimento ai conducenti minorenni, della patente a punti; la previsione, che accoglie la richiesta dall'Associazione Vittime della Strada, di un coordinamento tra procedimento amministrativo e procedimento penale, per evitare che le misure amministrative cautelari di sospensione della patente di guida perdano efficacia prima della definizione del procedimento penale.
Il Messaggero