MILANO - Il rinnovamento stilistico e tecnico di Mini ha ritoccato in parte la gamma motori. Nel senso che i tre cilindri destinati alle versioni d’ingresso, hanno subito un...
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Il resto rimane tale e quale a come lo avevamo lasciato in precedenza. Anche se nel dettaglio si scoprono alcune differenze, tese a sottolineare una maggiore performance alla voce efficienza. Infatti la pressione massima di iniezione nei motori 3 cilindri della Mini One D e della Mini Cooper D è stata aumentata fino a 2.200 bar e nel 4 cilindri della Mini Cooper SD a 2.500 bar. Inoltre, il più potente dei tre motori diesel è ora equipaggiato con un turbocompressore a doppio stadio.
Il numero di versioni si articola come l’attuale: oltre alla versione d’ingresso, sono a listino la Boost, la Hype e la Pro. Con l’aggiunta delle varianti Business e Business XL per i modelli 3 e 5 porte. Quanto ai prezzi, la portata di Mini fa rifermento ad una clientela di tipo premium. Così una Cabrio parte da 24.300 dell’allestimento base con motorizzazione One da 102 cavalli; ma arriva sino ai 41.300 della John Cooper Works in versione Pro. La 3 porte invece parte da 17.950 (18.800 la 5 porte) della One da 75 cavalli e sale sino ai 36.950 della JCW Pro.
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Il Messaggero