ROMA - Claudio Santamaria e Gabriele Mainetti per il cinema. Bebe Vio e Flavia Pennetta per lo sport. Pierpaolo Piccioli, Riccardo Donadon, Franco Perone, Andrea Guerra, per il...
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Ad introdurli sul palco come relatori, Alessandro Cattelan. «La storia di questa serata - dice Longo - inizia molto lontano, bisogna risalire fino al 17 agosto 1896, data in cui si è verificato il primo incidente automobilistico». È un vero e proprio viaggio nella storia della mobilità e dell'invenzione quello proposto sul palco dal direttore Audi Italia per arrivare fino al futuro delle smart cities e delle possibilità straordinarie che si possono aprire in un futuro molto più vicino di quanto non si possa pensare.
Sotto i riflettori, la società moderna, nelle sue tante e costanti trasformazioni e nella necessità, ovviamente, di adattarsi ai cambiamenti anticiparli ove possibile per sfruttare al meglio le opportunità che la vita riserva a ognuno. «Sono stata sempre etichettata come tennista - dice Flavia Pennetta - ora mi divertirò a ripensarmi. E spero di diventare mamma». «Da piccolo volevo fare il regista», confessa Piccioli, introducendo poi l'occasione della moda: «Non sono ostaggio al passato. Non credo all'autocelebrazione e a rimanere fermi». Per guardare al futuro e accoglierlo tra i brindisi di una festa, non è un caso che grande attenzione sia stata dedicata ai giovani.
Alla festa, riservata a un migliaio di ospiti, sono stati infatti invitati molti universitari felici di ascoltare dal vivo i loro idoli e fare lezione delle loro esperienze di vita, ma anche di poter interagire con loro tra domande e commenti taggati letti in diretta. Argomento dell'inusitato salotto, i nuovi driver necessari ai giovani ma non solo - per affrontare e comprendere la contemporaneità, dal pensiero multidisciplinare alla personalità crossover. Insomma, capacità di mettersi in gioco, conoscendone bene le regole o, addirittura, reinventandole. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero