Schumacher, la portavoce: «Non ci sono peggioramenti ma il futuro resta incerto»

La conferenza di due dei neurochirurghi che stanno curando Schumi
Sono stabili le condizioni di Michael Schumacher. Lo ha reso noto, in un incontro con i giornalisti, Sabine Kehm, la portavoce del sette volte campione del mondo di Formula 1...

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Sono stabili le condizioni di Michael Schumacher. Lo ha reso noto, in un incontro con i giornalisti, Sabine Kehm, la portavoce del sette volte campione del mondo di Formula 1 gravemente ferito in un incidente sugli sci: «Ha passato una notte tranquilla - ha dichiarato - non ci sono stati peggioramenti. Schumacher è stato monitorato tutta la notte e il fatto che la pressione intracranica non sia aumentata è positivo. Le sue condizioni restano però critiche e sul futuro non ci si può ancora sbilanciare»


Per Schumacher quello di oggi è il terzo giorno in ospedale. L'ex campione del mondo è stato ricoverato domenica nel Centro ospedaliero Universitario di Grenoble, trasportato in elicottero da una struttura di Moutiers, in Savoia, dopo il terribile incidente sulle nevi di Maribel, dove si trovava con il figlio quattordicenne. Nella caduta, Schumacher ha battuto la testa contro una roccia, riportando più ematomi al cervello, nonostante indossasse il casco. Alcuni sono stati tolti nei due interventi a cui è stato sottoposto, altri sono controllati in quanto non accessibili. Accanto al campionissimo ci sono sempre la moglie Corinne, i figli e il fratello Ralf, anche lui ex pilota di Formula 1.


«Qualcuno lassù sta provando ad aiutare Michael». Lo ha detto, intervistato dal giornale tedesco Die Zeit, un altro fuoriclasse della formula 1, quel Niki Lauda del quale tutti ricordano l'incidente del Nurburgring del 1976, dal quale uscì vivo per miracolo per poi tornare, nel giro di poche gare, a correre nonostante le ustioni riportate. «Io, allora, ho potuto aiutare me stesso - ha detto ancora Lauda -. Michael, invece, non può fare nulla ma credo che qualcuno lassù sta cercando di aiutarlo». Secondo Lauda ormai «solo Dio» può dare una mano a Schumi. «Dio decide cose che non possiamo capire - ha sostenuto l'austriaco -. Non riesco a spiegarmi come Michael non abbia avuto un incidente come pilota e invece ora ne ha avuto uno sugli sci mentre era con il figlio e gli amici». «Oltretutto - ha aggiunto - lui non è stupido, non correrebbe rischi inutili. Non mi aspetterei mai da lui che faccia qualcosa di folle davanti al figlio».




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Il Messaggero