Mercedes-Benz e la “flessibilità tattica” per far fronte al rallentamento della crescita elettrica. Effetto Sprinter su fatturato e utili

il Ceo di Mercedes Group Ola Källenius
STOCCARDA - «Flessibilità tattica» è la nuova parola d'ordine in casa Mercedes-Benz Group, il cui Ceo svedese Ola Källenius ha...

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STOCCARDA - «Flessibilità tattica» è la nuova parola d'ordine in casa Mercedes-Benz Group, il cui Ceo svedese Ola Källenius ha presentato i dati più significativi dell'esercizio relativo al 2023. Le zero emissioni erano e restano l'obiettivo a lungo termine della casa con la Stella («è il futuro per il quale stiamo preparando l'azienda», ha chiarito), ma almeno nell'immediato futuro il costruttore continuerà a presidiare il mercato con veicoli ad alimentazione anche convenzionale, naturalmente sempre più evoluti. Non a caso lo scorso anno Mercedes-Benz ha investito 10 miliardi in ricerca e sviluppo, mai così tanto prima d'ora, anche se l'obiettivo era di ridurne l'incidenza.

Il 2023 è stato archiviato con volumi sostanzialmente stabili (poco sopra quota 2,044 milioni di esemplari) e con 153,2 miliardi di fatturato (contro il 150 dell'esercizio precedente). Malgrado le difficoltà congiunturali, l'utile operativo (Ebit) è rimasto quasi sugli stessi livelli, a quota 19,7 milioni (800 milioni in meno). Mercedes-Benz ha deciso di puntare sul lusso, oltre che sulla tecnologia, ma le maggiori soddisfazioni lo scorso anno sono arrivate dalla divisione Vans e, in particolare, dallo Sprinter, disponibile anche a batteria. Le vendite dei veicoli commerciali leggeri sono aumentate dell'8% (447.800 unità), il giro d'affari del 18% (da 17,2 a 20,3 miliardi) e l'Ebit corretto addirittura del 59%. Il ritorno sulle vendite della divisione (15,1%) è risultato decisamente superiore a quello della Cars (12,6%) e della Mobility (12,3%).

La «flessibilità tattica» rilanciata da Källenius riguarda l'approccio al mercato: quello elettrico sta rallentando (l'obiettivo del 50% di volumi elettrificati è stato sostanzialmente posticipato al 2026 se non altro perché i nuovi e più efficienti e attrattivi modelli a zero emissioni su strada arriveranno solo l'anno prossimo) e il manager non si è sbilanciato sulle tempistiche della conversione. Mercedes-Benz deve e vuole tuttavia continuare a offrire il meglio da ogni punto di vista. Il Ceo ha citato la Classe G elettrica («è così facile da guidare che potrebbe farlo anche mia mamma»), ma anche alcuni nuovi modelli che nasceranno sulle nuove e sempre più avanzate piattaforme, incluse a Mb.Ea e Van.Ea. Sarà nuova la gamma e verrà gradualmente rinnovata anche l'immagine della rete di vendita, anche se il top manager ha confermato l'intenzione di procedere alla cessione delle proprie concessionarie: in Germania i confronto è già cominciato e non senza polemiche.

Ancora una volta a gioire saranno gli azionisti, che beneficeranno di un dividendo di 10 centesimi superiore a quello distribuito per il bilancio del 2022, 5,3 euro per titolo per un totale pari al 40% dell'utile netto del gruppo. Non solo. Il capo delle finanze Harald Wilhelm ha anticipato un piano per il riacquisto di azioni proprie fino a un massimo di 3 miliardi, naturalmente se l'assemblea dei soci dell'8 luglio accorderà il via libera all'operazione, che necessita anche del semaforo verde delle autorità competenti.

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Il Messaggero