TORINO - Prosegue in maniera altalenante l’andamento del mercato degli autocarri in Italia: dopo il solido incremento di ottobre, successivo a delle pesanti flessioni...
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Con questa performance, tuttavia, il mercato complessivo degli autocarri dei primi 11 mesi si assesta su un risultato in linea con lo scorso anno, registrando 171.366 vendite, in flessione dello 0,3% rispetto alle 171.883 del periodo gennaio-novembre 2016. «Il tema di fondo del settore veicoli commerciali - ha dichiarato Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere - è la dimensione del parco anziano italiano: 3.650.000 vetture in totale, delle quali i veicoli ante Euro 3 (2001) sono 1.285.000 (il 35,2%)». Secondo una elaborazione Unrae, le radiazioni di veicoli ante Euro 3 nel 2016 sono state solo 40.708, poco più dell’1% del circolante.
«A questa velocità - continua Crisci - impiegheremmo 32 anni per smaltire soltanto l’ante Euro 3. Occorre accelerare nella dotazione nazionale e locale di infrastrutture per combustibili alternativi e di ricarica elettrica, stimolare anche grazie a provvedimenti fiscali, come il Superammortamento e la Legge Sabatini, un rinnovo del parco che non può essere più ritardato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero