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MILANO - Nel mese di maggio 2021, in italia le immatricolazioni dei privati sono pari al 58,7% del totale, con un calo del 19,6% rispetto a maggio 2019 (periodo pre pandemia). Nei primi 5 mesi del 2021, i privati valgono il 62,4% del mercato auto italiano. È quanto dettagliano Anfia, Federauto e Unrae nell’analisi del mercato italiano dell’ auto. A maggio 2021 le autoimmatricolazioni perdono quasi la metà dei volumi, scendendo all’8,7% del totale (9,7% nei 5 mesi). Recupera in quota il noleggio a breve termine, che sale in maggio al 9% del totale (seppur con volumi dimezzati rispetto al 2019); mentre si ferma al 5,8% del totale delle vendite nei primi 5 mesi dell’anno. Seppur con una flessione delle immatricolazioni del 21,7% rispetto a maggio 2019, il noleggio a lungo termine vede aumentare la sua quota di mercato che in maggio tocca il 18,2%, grazie soprattutto alla performance delle Captive (16,8% delle immatricolazioni nei 5 mesi).
In recupero le società che, con un calo del 18% a maggio 2021 rispetto a maggio 2019, segnano il 5,4% di quota, in linea con il 5,3% dei primi 5 mesi del 2021.
Le utilitarie scendono al 37%, mentre presentano andamenti allineati tra mese e cumulato i segmenti superiori e alto di gamma. Sotto il profilo delle carrozzerie, nel mese di maggio 2021 le berline perdono un punto di quota rispetto ai primi 5 mesi, fermandosi al 44,2% del totale; in recupero fuoristrada e monovolume, mentre le altre carrozzerie mostrano una sostanziale conferma di quota nel mese e cumulato. Tra le aree geografiche, nell’analisi al netto del noleggio, il Nord Ovest si conferma in prima posizione al 33,2% di quota, con un distacco di 10 punti dal secondo posto del Nord Est (che con la spinta del noleggio avrebbe raggiunto la pole position con il 34% di quota). Allineata la rappresentatività fra mese e cumulato per il Centro (al 22,6%), l’area meridionale (al 14,2%) e le isole (al 7,0%). Prosegue l’andamento di riduzione delle emissioni medie di Co2 delle nuove immatricolazioni che in maggio scendono del 15,1% a 121,5 g/km rispetto ai 143,0 dello stesso periodo 2019.
Nel cumulato le emissioni calano del 13,6% a 124,3 g/km (143,9 g/km in gennaio-maggio 2019). L’analisi delle immatricolazioni per fascia di Co2 mostra un’ulteriore accelerazione di quota delle vetture incentivate da 0 a 20 e da 21 a 60 g/Km. Inizia a restringersi la fascia 61-135 g/Km per effetto del graduale esaurimento delle immatricolazioni di ordini incentivati, con una quota che copre meno del 63% del mercato del mese. In continua flessione la fascia da 136 a 190 g/km (al 25,2% di quota) e quelle penalizzate dal malus oltre i 190 g/km di Co2 (all’1,6% del totale).
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