Germania, il mercato auto 2023 comincia male: -2,6% in gennaio. Ma Tesla cresce del 912%. Bene anche Maserati e Alfa Romeo

Produzione auto in Germania
BERLINO – Dopo la volata di dicembre, archiviato con una crescita dei volumi del 38%, spinti dalla volontà di non perdere gli incentivi, ridotti da gennaio,...

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BERLINO – Dopo la volata di dicembre, archiviato con una crescita dei volumi del 38%, spinti dalla volontà di non perdere gli incentivi, ridotti da gennaio, in Germania il 2023 dell'auto non è cominciato nel migliore dei modi. Il primo mese del nuovo anno ha chiuso con una flessione del mercato del 2,6%, pari a poco meno di 179.300 immatricolazioni di auto nuove, oltre il 68% delle quali vendute attraverso i canali aziendali (+2,5%). Le consegne ai privati sono scese del 12,1%. Malgrado la contrazione alcuni marchi, premium soprattutto, hanno contabilizzato incrementi da brividi.

Con 4.241 immatricolazioni, Tesla è cresciuta di oltre il 912% con una quota di mercato del 2,4%. Grazie al progressivo aumento della capacità produttiva del sito tedesco nei pressi di Berlino, il costruttore americano è in grado di soddisfare in tempi relativamente rapidi la domanda. Anche altri marchi hanno registrato crescite in tripla cifra. Tipo l'italiana Maserati (+135,9%) con 151 esemplari. Gennaio è stato molto positivo per la britannica Mg, di proprietà cinese, che ha chiuso a +170% con 483 consegne, per la Man (+167,4%) del gruppo Volkswagen (123 esemplari targati), per la Cadillac (+207% con 43 auto vendute) e per la Suzuki (+112,3% con oltre 1.800 macchine immatricolate).

Alfa Romeo è cresciuta dell'85,3% (430 auto) e Ferrari del 61,3% (129 esemplari consegnati, il doppio di Lamborghini, che ha invece ceduto il 19%). Con il 20,7% Volkswagen resta il marchio più popolare e assieme a Mercedes (12%) vale un terzo dei volumi della Germania: i due costruttori sono i soli ad avere una quota di mercato in doppia cifra. Gennaio sembra confermare le previsioni degli esperti su un calo delle elettriche (da settembre verranno eliminati i bonus per le “aziendali”). Lo scorso mese ne sono state consegnate 18.136, pari al 10,1% del totale, con una contrazione del 13,2%. Quello delle plug-in è un vero crollo: -53,2% con una penetrazione del 4,9% (8.853 unità).

Più in generale, le ibride hanno ceduto il 6,2%, comunque oltre il 28% di quota. In aumento, invece, le vendite di auto a benzina (+3,5%) che hanno rappresentato il 39% del mercato, che sommato al 21,9% dellei macchine a gasolio (-1,2%) ha riportato le motorizzazioni convenzionali oltre il 60%. L'effetto sulle emissioni medie di Co2 della flotta di nuova immatricolazione si è fatta immediatamente sentire: +5,8% a 131 g/km. I Suv (27%) si sono confermati i modelli preferiti dai tedeschi, seppur in calo del 5,5%. I fuoristrada hanno fatto registrare una progressione del 17,4% (14,1% di quota), inferiore a quelle delle sportive (+62,2%, 1,4% di penetrazione) e delle monovolume (+52%, 2,9% di quota).

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Il Messaggero