Marquez: «Nessun rimpianto per Sepang, della gara che farà Rossi non mi interessa»

Marc Marquez
Il terzo incomodo che trova un modo per uscire da una situazione pericolosa. Tocca anche a Marc Marquez rispettare questo rituale assolutamente nuovo delle conferenze singole...

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Il terzo incomodo che trova un modo per uscire da una situazione pericolosa. Tocca anche a Marc Marquez rispettare questo rituale assolutamente nuovo delle conferenze singole prima della gara, una novità introdotta nel Gp di valencia per sterilizzare risse in pubblico tra gli attori della gara più calda del decennio. «Onestamente è stata una delle settimane più difficili della mia vita, cercherò di chiudere con un bel risultato, possibilmente di vincere. L'ultima gara è sempre una grande festa e spero che il pubblico si goda lo show. So che qualcuno tiferà per Valentino Rossi, altri per Jorge Lorenzo, altri per me, ma alla fine tutti sono qui per godersi lo spettacolo e spero che avvenga questo».


Corse e ricorsi
«Rimpianti per Sepang? Ho già parlato e resto della mia opinione. Ci hanno chiesto di parlare solo di domenica, come ha già fatto la Honda con la telemetria e i dati che mostreranno dopo la gara, siamo qui solo per goderci la gara. Se mi sono sentito colpevole di qualcosa? Rimpiango solo di non aver chiuso la gara per il mio team, ma in gara io ho fatto del mio meglio e quando vado in pista faccio il massimo, l'ho sempre fatto e lo farò anche in questa gara. Le offese sui social network? Non sono un robot, le ho lette, cerco solo di fare il mio lavoro».

Già stagione 2016
«Tutto quello che è capitato in questa stagione mi aiuterà molto per il futuro. Dovrò imparare dagli errori commessi per tornare a lottare per il titolo. Ho imparato che a volte un terzo o quarto posto è un buon risultato per il campionato e che la stagione è molto lunga. Nelle prime sei gare quest'anno la moto non era perfetta, invece avrei dovuto gestire meglio la situazione. Io rispetto tutte le decisioni, ma questa è una cosa di cui abbiamo parlato nella riunione tra piloti e che va cambiata: nel calcio, alla fine di una partita l'arbitro non parla mai con la stampa».


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Il Messaggero