Marko (Red Bull) paragona Verstappen a Senna ed ha dubbi sulla competitività del futuro rivale Russell

Nella foto, Marko con Verstappen
Siamo così sicuri che George Russell possa avere il passo di Lewis Hamilton e Max Verstappen? A lanciare il dubbio è Helmut Marko, colui che decise di far debuttare...

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Siamo così sicuri che George Russell possa avere il passo di Lewis Hamilton e Max Verstappen? A lanciare il dubbio è Helmut Marko, colui che decise di far debuttare in F1 il neo campione del mondo a 17 anni e con una sola stagione di monoposto sulle spalle. Il grande manovratore del programma Junior Red Bull ha espresso qualche perplessità sul fatto che Russell, che sarà il nuovo compagno di squadra di Lewis Hamilton nel team Mercedes, possa essere più incisivo di Valtteri Bottas, o di Sergio Perez come compagno di Verstappen, in quella che sarà la lotta per il mondiale 2022. Marko spiega: "Russell in qualifica quest’anno è andato forte, ma in gara non era così superiore a Latifi. Vediamo come andrà, se saprà essere veloce come Hamilton. Certo se dovesse esprimersi al suo livello, si potrebbe tramutare in un vantaggio per noi". Marko intende... per i punti che potrebbe sottrarre al sette volte iridato. 



Marko ha poi deposto l'ascia nei confronti della Mercedes: "E' stato un grande gesto rinunciare all’appello. Hamilton è stato senz’altro sfortunato ad Abu Dhabi, ma noi lo siamo stati a Silverstone, Budapest e Baku. Queste sono le corse. Capisco il loro dispiacere. Ora spetta alla FIA, al nuovo presidente lavorare a un sistema che aiuti Michael Masi perché non può fare tutto da solo". Il paragone di Marko però, è del tutto inadeguato. Parla di sfortuna, ma gli episodi che ricorda sono totalmente diversi: quelli che hanno fermato Verstappen sono figli delle gare, è motorsport. Quello che ha tolto ad Hamilton l'ottavo mondiale è invece stato determinato da una persona esterna che ha deciso di cambiare da un momento all'altro il regolamento...

Poi, su Verstappen, Marko dice: "Ha tanti punti di forza, ma in particolare, il fatto che non ha bisogno di riscaldarsi. Lui scende in pista e va subito forte, anche con il bagnato o su un circuito nuovo come ha dimostrato a Jeddah. L’altra sua qualità è la notevole aggressività, se c’è la minima opportunità di superare non se la lascia scappare. E poi, ha una velocità naturale semplicemente incredibile. Nel giro secco, mi ricorda Senna. Va oltre i limiti della macchina. Ecco, lui assomiglia davvero tanto ad Ayrton, l’unico dei grandi del passato a cui lo accosto".


Infine, uno sguardo sul 2022: "Le nuove regole, ovviamente, rappresentano una incognita, con le novità riguardanti il diffusore, ma credo che sarà ancora una battaglia tra Red Bull e Mercedes. Per quel che ci riguarda, la Honda continuerà a costruire i motori per noi, l’unica differenza è che li dovremo pagare. E questo è stato reso possibile soltanto grazie al congelamento dei regolamenti sugli sviluppi. La factory Red Bull che si occuperà dei motori sarà operativa dalla prossima estate". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero