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SHUBAYTAH – Sébastien Loeb “risorge” tra le dune, ma il più grande deserto di sabbia del mondo incorona le Audi elettriche ad autonomia estesa, perché Carlos Sainz e Mattias Ekström guadagnano i primi due posti della classifica generale provvisoria dopo la tappa “spalmata” su due giorni che ha anticipa il riposo di sabato a Riad. Al volante dell'Hunter della Prodrive con le insegne del Bahrain Raid Xtreme il “cannibale” del rally ha preceduto i rivali con la Rs Q e-tron di 2'01'' e 10'55''. Il primo Toyota Hilux “ufficiale” è arrivato quarto con Lucas Moraes al volante. La maratona è costata il ritiro a Yazeed Al Rajhi con il pick-up giapponese della scuderia Overdrive: fino a giovedì mattina il saudita era in testa alla Dakar 2024. Il "tappone" ha avuto conseguenze anche per uno dei favoriti, il qatariota Nasser Al-Attiyah, che con l'Hunter era risalito fino alla seconda posizione assoluta e che tra ieri e oggi ha lasciato sulla sabbia più di due ore e tre quarti.
L'Empty Quarter ha rivoluzionato la classifica.
Martin Macik ha vinto la prova riservata ai truck con un margine abissale sul secondo equipaggio, quello guidato dall'olandese Mitchel van der Brink: fra i due Iveco Powerstar all'arrivo c'erano circa 65 minuti. Nella generale il pilota ceco (il cui crono è addirittura gravato da una penalità di quasi 34 minuti) deve riuscire ad “amministrare” il vantaggio di un'ora e 17 minuti che ha accumulato sul connazionale Ales Loprais (Praga V4s). Van der Brink è ancora più lontano e ha un ritardo di quasi un'ora e 50. Claudio Bellina, Bruno Gotti e Marco Arnoletti con l'Iveco Powerstar della Mm Technology hanno guadagnato una posizione e sono 8°.
Nella Classic continuano a lottare per le posizioni di vertice i due equipaggi italiani supportati dalla Tecnosport. Con il loro Toyota Land Cruiser gli spagnoli Carlos Santaolalla Milla e Jan Rosa I Vinas si sono aggiudicati la tappa davanti a Lorenzo Tragglio e Rudy Briani con il Nissan Pathfinder (appena 3 punti di differenza). Paolo Bedeschi e Daniele Bottallo (Toyota Bj71) hanno chiuso al quarto posto, davanti ai vincitori della passata edizione, Juan Morera e Lidia Ruba. Nella generale Santaolalla Milla e Rosa I Vinas si sono riportati al comando (314) superando i cechi Ondrej Klymciw e Josef Broz (400). Bedeschi e Bottallo sono terzi (la posizione che avevano occupato al termine della Dakar Classic del 2023) a quota 504 e precedono Traglio e Briani (552). Il terzo equipaggio “azzurro” nella Top 10 è scivolato al decimo posto: è composto da Marco Ernesto Leva e Alexia Giugni (1.765) che sono a bordo di un Mitsubishi Pajero.
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