Leclerc soffre Sainz? Nei primi quattro gran premi, la punta della Ferrari stenta a decollare

Charles Leclerc
Pronti via, e ti stampa il secondo tempo a Sakhir e Jeddah. Poi, quarto a Melbourne e addirittura ottavo a Suzuka, dei quattro circuiti di questa apertura di campionato quello...

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Pronti via, e ti stampa il secondo tempo a Sakhir e Jeddah. Poi, quarto a Melbourne e addirittura ottavo a Suzuka, dei quattro circuiti di questa apertura di campionato quello più probante ed esaltante per i piloti. Che succede a Charles Leclerc? E perché in Giappone se ne è uscito con questa frase: "Nelle ultime due qualifiche, Melbourne e Suzuka, ho faticato parecchio ed è strano perché non mi è mai accaduto nella mia carriera, la velocità mi è sempre venuta naturale. Adesso dovrò lavorare per capire come riscaldare meglio le gomme". La domanda che ci sorge spontanea è: come mai, improvvisamente, Leclerc che nelle qualifiche in Bahrain e Arabia Saudita aveva insidiato il poleman Max Verstappen, ora ha dichiarato apertamente di avere difficoltà nel scaldare gli pneumatici al meglio nel giro di preparazione alla volata secca della qualifica? Perché questo testacoda? Il team principal Frederic Vasseur ha voluto aggiungere: "Anche noi dobbiamo perfezionare l'approccio alla qualifica", quasi un tentativo di salvaguardare il suo pilota che forse sta affrontando un periodo di crisi?



A Sakhir, Leclerc partiva dalla prima fila, ma è arrivato quarto mentre Carlos Sainz, quarto in qualifica, si è piazzato terzo, davanti a lui. Il monegasco via radio ha lamentato continui problemi ai freni, confermati dalla Ferrari e dalla Brembo che in merito ha voluto rilasciare un comunicato: "Le analisi svolte dagli ingegneri dopo il GP del Bahrain non hanno evidenziato anomalie particolari sui componenti dell’impianto frenante. Ferrari e Brembo stanno lavorando insieme per chiarire completamente il quadro tecnico; nel frattempo il fornitore supporta come sempre il team, concordando soluzioni atte ad ovviare il problema riscontato durante la gara in Bahrain”. Un problema che dunque pare da addebitare alla Ferrari.

Alla fine della corsa di Sakhir, Carlos Sainz l'ha buttata là: "Anche io ho avuto problemi con i freni". Non se ne è parlato ulteriormente, tutti si sono concentrati soltanto sull'inconveniente occorso a Leclerc. Sainz non si lamenta mai troppo con la squadra e soprattutto sa gestire al meglio i momenti di difficoltà. E' stato così anche a Sakhir? A Jeddah, Sainz si è dovuto arrendere all'appendicite, Leclerc si è piazzato secondo in qualifica e terzo in gara. Al posto di Sainz, ha gareggiato Oliver Bearman facendo un figurone: 11esimo in qualifica e settimo nel Gran Premio. A conferma che questa Ferrari sa essere competitiva anche se la guida un ragazzo di 18 anni al debutto assoluto in F1. Arriva Melbourne. Sainz, claudicante, affaticato, senza allenamento per dieci giorni in seguito all'operazione all'appendicite, conquista la prima fila, Leclerc è quarto. La corsa ce la ricordiamo bene: Verstappen si ritira, Sainz ha un passo incredibile e va a vincere davanti al compagno di squadra . Una doppietta entusiasmante, ma a stupire il mondo è la prestazione dello spagnolo che passa direttamente da un letto in cui ha riposato forzatamente per dieci giorni al gradino più alto del podio di un Gran Premio di F1.

Suzuka: pista affascinante, forse ancora più difficile di Spa. Sainz è quarto in qualifica, Leclerc precipita in ottava posizione. In gara, lo spagnolo attacca continuamente, recupera bene dopo i pit-stop, mette pressione a Lando Norris che commette un errore facilitando così il sorpasso della Ferrari sulla McLaren. Al traguardo, Sainz è terzo dietro alle due Red Bull. Leclerc, nel traffico inevitabile del centro gruppo, fatica a risalre e allora, cambio di strategia: un solo pit-stop. Charles è bravo a gestire le gomme medie per 23 giri, poi fa il resto nel secondo stint. Concluderà buon quarto, anche lui ha la meglio su Norris, terzo in qualifica. Dando semplicemente una occhiata ai numeri, Sainz ha tre podi su tre gare, Leclerc due podi su quattro corse. I punti: Leclerc 59, terzo in campionato, Sainz 55, quarto, e come detto, con una corsa in meno. Che è tantissima roba. L'assenza di Carlos da Jeddah, e dunque lo zero in classifica, non è paragonabile all'eventualità di un ritiro derivante da un guasto o un errore di guida. No, lui non ha proprio partecipato e dunque quei 55 punti hanno veramente un gran peso.
 

Tornando al discorso iniziale, perché Leclerc fatica in qualifica? Certo, la coincidenza con le prestazioni di altissimo livello di Sainz nel suo ritorno dopo Jeddah, potrebbe non essere casuale. Leclerc si sente sotto pressione, è nervoso, e dunque non è stato perfetto nello scaldare le gomme nel giro di preparazione della qualifica? Dove a Suzuka ha sprecato addirittura un treno di gomme soft nel Q1 per non essere stato particolarmente incisivo? Domande che al momento non hanno risposta e che invece soltanto Leclerc e lo staff Ferrari conoscono. Anche lo scorso anno, nella parte finale della stagione, Leclerc aveva vissuto un momento di flessione nei confronti di Sainz. Poi, si è rirpeso alla grande. Dunque, non vediamo particolari problemi per lui e siamo certi che già nel prossimo GP di Shanghai saprà farsi valere fornendo già in qualifica, anzi, nelle due qualifiche visto che vi sarà la gara Sprint, quelle performance che potranno infastidire la Red Bull.

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Il Messaggero