Lancia, una docu-serie immortala "La regina del Rally". Prodotta da Sky e presentata all'Heritage Hub

La locandina della docu-serie La regina del Rally di Lancia
TORINO - Le imprese leggendarie di Sandro Munari e Miki Biasion, i piloti del mito indelebile. Ma anche le intuizioni geniali di Cesare Fiorio, l'inventore della squadra corse...

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TORINO - Le imprese leggendarie di Sandro Munari e Miki Biasion, i piloti del mito indelebile. Ma anche le intuizioni geniali di Cesare Fiorio, l'inventore della squadra corse Lancia e team principal dal 1965 al 1989, e le innovazioni tecniche rivoluzionarie ideate da Sergio Limone (ingegnere progettista) e Claudio Lombardi (responsabile motori Lancia/Abarth dal 1976 all'83 e direttore tecnico Lancia Corse dall'84 all'89). Sono loro, con tanti altri personaggi che hanno scritto una storia senza pari, i protagonisti di "Lancia. La leggenda del Rally". Immagini che fanno battere il cuore.

Quella trionfale avventura sportiva è diventata una docu-serie Sky Original, in onda in tre puntate dal 3 giugno su Sky Documentaries, Now e Sky Sport (le altre puntate il 7 e il 10 giugno). Raccontano il periodo d’oro dal 1970 al 1990, anni in cui il brand dominò il mondo dei rally, facendo di Lancia il marchio più vincente della storia.
L'anteprima dell'opera, di grande intensità emotiva, si è svolta presso l'Heritage Hub di Stellantis a Torino, il regno di Roberto Giolito che custodisce i modelli storici più interessanti e curiosi (oltre 300 tra prototipi e vetture di serie) dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.

Il docu-film "La leggenda del Rally" è stata presentata accanto a modelli iconici che hanno ispirato il design del futuro del marchio Lancia: dall’Aurelia B24 Spider alla Flaminia Presidenziale, dalla Stratos alla 037. Un'immersione nel mito in attesa del grande rilancio, che partirà a inizio 2024 con una Ypsilon rivoluzionaria e ambiziosa, molto diversa dall'attuale, proposta come full-electric ma anche con un motore termico a benzina.
In attesa di "riscrivere il futuro", la storia del Reparto Corse Lancia è già una favola avvincente.
Nato a metà degli anni Sessanta, ha portato la piccola Fulvia Coupé HF a vincere il primo Mondiale nel 1972, contro ogni pronostico. E poi la Stratos, prima auto progettata appositamente per i rally, a vivere un triennio d’oro di vittorie mondiali.


Dopo alcuni anni lontana dalle gare, Lancia ritorna alle competizioni nel 1983 con la Rally 037, leggerissima e veloce, che superando la favorita Audi 4 (con la trazione integrale) trionfa nel Montecarlo. Il passo successivo è la nascita della potentissima e innovativa Delta S4. Il Reparto Corse non è sazio di successi e con la Delta HF integrale conquista i mondiali 1988 e 1989, oltre al Safari Rally che non era mai riuscito a vincere. La bella favola finisce alla fine del 1991: dopo la conquista di cinque titoli Mondiali costruttori consecutivi, record ancora imbattuto, Lancia annuncia l’addio al mondo dei rally. Resta una storia senza uguali, ora immortalata da Sky. E arricchita dalle testimonianze di Luca Napolitano (Ceo Lancia), Roberto Giolito (Capo dell'Heritage), Massimo Riccardo Scamarcio (attore e produttore), Beppe Severgnini e Caro Cavicchi (giornalisti-scrittori) e molti altri.

"Lancia. La leggenda del rally" è nata da un’idea di Matteo Chiarugi Bacci, scritta da Donato Dallavalle e diretta da Andrea Calderone. Le musiche originali sono composte ed eseguite da Rodrigo D’Erasmo, Jacopo Volpe e Riccardo Puddu.

 

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Il Messaggero