MILANO - Un nuovo cammeo va ad arricchire la collana delle serie speciali (più di 30 in 31 anni di carriera) sui quali la Lancia Ypsilon ha costruito gran parte della sua...
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La nuova Mya accentua la propensione verso la clientela femminile di un modello che, rimasto solo a difendere il prestigio del brand, ha nel gentil sesso - che rappresenta il 70% degli acquirenti - uno zoccolo duro di ammiratrici fedeli e soddisfatte, destinate a non rimanere insensibili al fascino glamour e sottile della nuova serie speciale, caratterizzata da raffinati dettagli esterni, sofisticati colori dedicati e interni dove al pregio dei materiali si accompagna il gusto di un accostamento specifico tra Alcantara e tessuto stampato effetto Denim, tutto giocato sui toni del classico Blu Lancia che contrasta piacevolmente con le cuciture Silver Grey. La meccanica, condivisa con il resto della gamma, si basa su quattro motorizzazioni, due della quali riservate alla versioni EcoChic bi-fuel.
Il motore d'ingresso è il benzina 1.2 da 69 cv disponibile anche nella declinazione a Gpl (costano rispettivamente 15.650 e 17.250 euro), al quale fa compagnia il turbodiesel 1.3 Multijet II da 95 cv e 18.150 euro, mentre al vertice dell'offerta si colloca la seconda proposta ecologica, quella a benzina e metano spinta dal bicilindrico 0.9 TwinAir da 89 cv che costa 19.150 euro. Un listino che colloca la Ypsilon Mya a metà strada tra l'allestimento Gold e il top di gamma Platinum.
Una freccia in più all'arco di un modello che ha iniziato a stupire nel 1985 e non ha ancora finito di farlo, dimostrando a suon di numeri una vitalità straordinaria: le 19.500 unità consegnate in Italia nei primi tre mesi dell'anno le valgono il secondo posto assoluto nella classifica delle vendite (alle spalle della “cugina” Fiat Panda con cui condivide la piattaforma). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero