Lamborghini, alla Monterey Car Week si celebra made in italy. Domenicali: «Momento esaltante per azienda

La Lamborghini Aventador SVJ svelata a Pebble Beach
MONTEREY - Il made in Italy è stato il grande protagonista con Lamborghini alla 68esima edizione della Monterey Car Week, che si conclude oggi. La kermesse nella baia di...

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MONTEREY - Il made in Italy è stato il grande protagonista con Lamborghini alla 68esima edizione della Monterey Car Week, che si conclude oggi. La kermesse nella baia di Carmel è considerata il miglior spettacolo di auto al mondo, e quest’anno la Casa del Toro ha presentato la nuova ‘Lamborghini Lounge Monterey’, una villa esclusiva nel cuore di Pebble Beach, avamposto dell’azienda di Sant’Agata Bolognese all’insegna dell’eccellenza tricolore. All’evento di inaugurazione hanno partecipato circa 450 personalità del mondo dell’economia, dell’impresa e dello spettacolo, e l’iniziativa ha visto il sostegno del Consolato Generale d’Italia a San Francisco.


«Stiamo vivendo un momento molto bello ed esaltante per la nostra azienda - ha commentato Stefano Domenicali, presidente e Ceo di Lamborghini - Questa edizione della Monterey week è per noi davvero importante, arriviamo qui con il record di vendite, un prodotto nuovo come Urus, il nostro super Suv, e con un mercato americano che ci dà sempre grandi soddisfazioni». «Abbiamo quindi pensato che il miglior modo per condividere tutto questo con i nostri clienti ed amici era quello di stare insieme in un ambiente tutto nostro, all’insegna dei valori che maggiormente ci rappresentano», ha precisato. Mentre il Console Lorenzo Ortona ha detto di aver «accolto con grande entusiasmo questa iniziativa di Lamborghini»: «abbiamo cercato di dare tutto il supporto possibile a questo progetto che ha come focus l’Italia e l’eccellenza italiana nel contesto più importante al mondo per il lancio delle auto di lusso».

Il Console ha poi ricordato che «San Francisco e tutta la West Coast sono oggi più che mai terra di grandi sfide tecnologiche globali, ma anche di indiscusse certezze come il grande apprezzamento dell’eccellenza e pregio dell’alta manifattura italiana». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero