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L’ibrido è soltanto la prima tappa della rivoluzione Lamborghini. La seconda, più drastica, arriverà tra cinque anni. Nel 2028. Quando Lamborghini lancerà la sua prima supercar completamente elettrica. Che segnerà la definitiva svolta verso la nuova tecnologia. Il processo di elettrificazione, partito con la Revuelto 12 cilindri ibrida plug-in, proseguirà nel 2024 con la seconda generazione della Urus, lo sport utility del Toro spinto da un V8 biturbo, che sarà dotato anch’essa di tecnologia ibrida plug-in. L’anno dopo, nel 2025, arriverà l’erede delle Huracan, la coupé biposto attualmente mossa da un motore 10 cilindri. A quest’auto Lamborghini applicherà un motore a propulsione ibrida di nuova generazione rinunciando – e questo sarà una svolta storica – al motore 10 cilindri aspirato.
Visto che Lamborghini il prossimo anno debutterà nel campionato del mondo endurance, le corse di durata tipo Le Mans, proprio con un prototipo ibrido con motore 8 cilindri a V, è probabile che la nuova Huracan utilizzi proprio un V8 turbo ibrido derivato da quel propulsore da corsa.
Ma come finanzierà Lamborghini questa decisa svolta verso l’elettrificazione? Con un investimento davvero miliardario. Il costruttore bolognese conta di investire ben 2,5 miliardi di euro da oggi al 2028 nel processo di elettrificazione della gamma iniziato già con la Revuelto V12 ibrida plug-in. I soldi copriranno non soltanto i costi di ricerca e sviluppo ma anche l’ampliamento della linea produttiva che dovrà realizzare il quarto modello del marchio, la GT elettrica, per costruire la quale l’azienda pensa di assumere almeno un centinaio di dipendenti in più rispetto al presente. I soldi non mancano perché l’azienda bolognese sta andando a gonfie vele.
In uno degli anni peggiori in assoluto dell’economia mondiale Lamborghini ha stabilito il proprio record storico di vendite e fatturato. Il presidente, Stephan Winkelmann, ha annunciato con orgoglio che nel 2022 Lambo ha consegnato 9.233 auto superando per la prima volta nella sua storia i 2 miliardi di fatturato, con un ricavo complessivo di 2,38 miliardi che si traduce in un aumento del 22% rispetto al 2021. Il profitto operativo è stato di 614 milioni di euro. Se si pensa che soltanto sei anni fa Lambo vendeva meno di tremila automobili l’anno, si capisce che grande salto in avanti abbia compiuto il marchio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero