Lamborghini e Ducati corrono oltre la pandemia, i due gioielli italiani di Audi hanno un rassicurante portafoglio ordini per il 2021

La Lamborghini Siàn e la Ducati Diavel 1260
INGOLSTADT – Audi è in salute, ma lo sono anche le controllate italiane Lamborghini e Ducati che hanno contribuito al positivo bilancio del costruttore tedesco con...

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INGOLSTADT – Audi è in salute, ma lo sono anche le controllate italiane Lamborghini e Ducati che hanno contribuito al positivo bilancio del costruttore tedesco con oltre due miliardi di fatturato: oltre 1.600 milioni ascrivibili alla casa di Sant'Agata Bolognese e altri 676 legati a quella di Borgo Panigale. Malgrado in Italia la pandemia abbia penalizzato la produzione assai più che in altri paesi, i due marchi della “motor valley” nazionale si sono dimostrati estremamente vivaci.

Per entrambi il Ceo della casa dei Quattro Anelli, Markus Duesmann, aveva anticipato un importante portafoglio ordini per l'esercizio appena cominciato. Stephan Winkelmann, richiamato alla guida di Lamborghini dopo che Stefano Domenicali è andato a dirigere la Formula 1, ha anticipato che a Sant'Agata ci sono già richieste in grado di coprire i primi nove mesi dell'anno. E sia l'andamento di gennaio sia febbraio del 2021 è migliore agli stessi mesi del 2020, quelli pre-Covid e quindi gli unici paragonabili.

Il margine operativo, che il top manager non ha rivelato in ottemperanza alle politiche societarie, è il migliore di sempre: «È eccellente. Ne siamo veramente fieri», ha precisato. Sia come ricavi sia come volumi (7.430 veicoli consegnati), il 2020 è stato il secondo miglior anno della storia della casa del Toro che ha negli Stati Uniti, nella Germania e nella Cina i suoi tre mercati principali. L'Italia è il sesto, dopo Giappone e Gran Bretagna e con ancora una forte predilezione (50%) per le supersportive. L'elettrificazione arriverà, anche se Winkelmann è certo che i tempi delle supercar a zero emissioni non siano ancora maturi: «Prima ci sarà un passaggio obbligato per l'ibridizzazione», ha dichiarato. Entro aprile Lamborghini presenterà il proprio piano strategico fino al 2030 e se ne saprà di più.

Claudio Domenicali, numero uno di Ducati, ha parlato del «miglior portafoglio ordini della storia dell'azienda». Pur non entrando nel dettaglio, il manager ha parlato di un calo delle vendite entro il 10% (circa 48.000 unità) e di ricavi in flessione del 6% per il 2020. Ma ha assicurato che gli investimenti sono stati completati nonostante le difficoltà e la chiusura di 7 settimane dello stabilimento. In un contesto così pesante, la risposta italiana delle affiliate di Audi non è stata la soppressione di posti di lavoro, ma, come nel caso di Ducati, perfino l'aumento degli addetti: «E stiamo inserendo altri giovani e altri ingegneri», ha dichiarato Domenicali. Lo stesso Winklemann ha escluso una riduzione dell'occupazione.

L'Italia continua a riservare soddisfazioni ad Audi, che controlla anche Italdesign. Per la casa dei Quattro Anelli il Belpaese è il quinto mercato al mondo, dove per il 12° anno consecutivo ha confermato il proprio primato nel segmento premium. Lungo la penisola, lo scorso anno sono stati consegnate anche circa 400 e-tron. L'elettrificazione sarà strategica nel futuro di Audi, che investirà complessivamente 15 miliardi di euro entro il 2025.

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Il Messaggero