Lamborghini 2+2 Elettrica, la Gran Tourer al debutto nel 2025 su piattaforma SSP. Avrà elementi in comune con Audi e Porsche

La Lamborghini Asterion LPI 910-4 è una concept car coupé ibrida presentata in anteprima mondiale al Salone di Parigi nel 2014.
Come già avviene per Huracan e Urus, che condividono molti elementi costruttivi rispettivamente con le Audi R8 e SQ8, anche la prossima Lamborghini 100% elettrica, che...

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Come già avviene per Huracan e Urus, che condividono molti elementi costruttivi rispettivamente con le Audi R8 e SQ8, anche la prossima Lamborghini 100% elettrica, che arriverà attorno al 2025-2026, utilizzerà una inedita piattaforma Ev proveniente dal gruppo Volkswagen. La novità, che riguarderà anche altre nuove vetture elettriche dei vari brand collegati a Volkswagen, sarà rappresentata proprio dalla architettura 'scalabile' SSP che nei programmi del Gruppo sostituirà attorno alla metà del decennio le attuali architetture elettriche, comprese le PPE di gamma alta.

Lo anticipa Automotive News, specificando che questo quarto modello della Casa di Sant'Agata Bolognese sarà una Gran Tourer 2+2 (la prima quattro porte Lambo dai tempi della Espada del 1978) ispirata nel design alla concept Asterion. Lo stesso Ceo di Lamborghini, durante la presentazione del programma Con Tauri, aveva anticipato le tappe della elettrificazione del brand dopo la celebrazione dei motori a combustione del marchio, incluso il debutto di almeno due nuovi modelli V12.

La gamma delle auto del Toro comprenderà - aveva detto Winkelmann - "una versione ibrida per ogni modello entro il 2024", confermando la presentazione del primo veicolo elettrico nella seconda metà del decennio. Lo stesso Ceo di Audi, Markus Duesmann, aveva in altra occasione anticipato il valore del debutto dell'architettura SSP: "Introdurre la SSP - aveva ribadito - significa sfruttare i nostri punti di forza nella gestione della piattaforma e sfruttare le nostre capacità per massimizzare le sinergie tra segmenti e marchi".

Duesmann aveva detto che "a lungo termine la nostra SSP ridurrà in modo significativo la complessità nella meccatronica, oltre a ridimensionare i costi di produzione e di ricerca e sviluppo consentendo al Gruppo di raggiungere i suoi obiettivi finanziari".

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Il Messaggero