LONDRA - Si cerca un autista zen per Buckingham Palace. La regina Elisabetta, infatti, ha fatto pubblicare un annuncio per un suo chauffeur che sia in grado di restare «calmo...
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Sì perché di fronte al traffico sempre più tentacolare di Londra la sovrana ha bisogno di qualcuno esperto che la faccia arrivare in tempo agli appuntamenti ufficiali. L'obiettivo è quello di evitare, o meglio limitare al meno possibile, quanto accaduto ieri quando Elisabetta si è trovata imbottigliata nel tragitto verso una cerimonia a Trafalgar Square. Era attesa alla Canada House, la sede diplomatica canadese, e ha rischiato di presentarsi in ritardo.
Qualcosa di imperdonabile per la sovrana che ha fatto della puntualità e dell'organizzazione meticolosa nel prendere parte a centinaia di eventi pubblici il suo forte. Una volta arrivata, la tensione, che sull'auto blu della regina doveva essere stata altissima, è scesa grazie alle battute fatte dall'ambasciatore canadese, Gordon Campbell. Il diplomatico ha raccontato di aver detto scherzosamente alla sovrana «è capitato a lei come può capitare ai cittadini qualunque».
La regina non si è di certo lamentata, perdendo il suo rinomato aplomb, ma ha comunque constatato che c'era molto traffico. Il nuovo autista di sua maestà non riceverà un compenso particolarmente alto, come è nella tradizione dello staff reale. Guadagnerà 23-24mila sterline l'anno, intorno ai 32 mila euro. Dovrà lavorare per 48 ore a settimana e potrà contare sui pasti nella mensa di Palazzo. La posizione viene descritta come «un lavoro in un ambiente unico e stimolante».
E si entra anche nel dettaglio, con la richiesta di un dipendente in grado di «pianificare la strada migliore per arrivare in tempo agli appuntamenti». In passato Elisabetta non è stata sempre fortunata nei suoi spostamenti a bordo delle lussuose auto di Palazzo. Durante un giro nel centro di Londra la Bentley sulla quale viaggiava rimase in panne in mezzo alla strada. Dopo molti tentativi per rimettere in moto il veicolo Elisabetta era stata fatta scendere dall'auto e accompagnata a bordo di una Range Rover della polizia che l'ha portata sana e salva al Tower Bridge, dove era attesa.
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Il Messaggero