La Red Bull pensa al dopo Honda e strappa alla Mercedes il motorista, McLaren vende la sua factory

La RedBull F1 motorizzata Honda
La Formula 1 non smette mai di correre. Quando non lo fa in pista, lo fa dietro le quinte. Nei giorni scorsi, la Red Bull ha messo a segno un colpo notevole per quanto...

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La Formula 1 non smette mai di correre. Quando non lo fa in pista, lo fa dietro le quinte. Nei giorni scorsi, la Red Bull ha messo a segno un colpo notevole per quanto riguarda il mercato degli ingegneri. Christian Horner ha infatti strappato alla rivale Mercedes il motorista Ben Hodgkinson che a breve assumerà l'incarico di direttore tecnico della divisione Powertrain. La Red Bull infatti, a fine stagione dovrà salutare la Honda, che da tempo ha annunciato il ritiro ufficiale dal Mondiale F1. Ma il team inglese proseguirà ad utilizzare i motori del costruttore giapponese fino al 2024, impegnandosi a svilupparlo magari anche col supporto "nascosto" della stessa Honda.

Hodgkinson dovrà quindi gestire le power unit lasciate in eredità dal costruttore nipponico e porterà tutta la sua esperienza acquisita in Mercedes sui motori ibridi fin dal 2014. Un vero colpo basso quello che la Red Bull ha messo a segno nei confronti dei grandi rivali tedeschi. Il reparto Powertrains della Red Bull è in fase di costruzione nei pressi della sede del team, nella cittadina di Milton Keynes, non lontano dal circuito di Silverstone. Horner non ha escluso che in futuro, acquisita la giusta esperienza, la Red Bull non possa produrre in autonomia un proprio motore.

La McLaren invece, ha venduto la propria factory situata a Woking, a ovest di Londra. La faraonica sede voluta nel 2004 dall'ex proprietario Ron Dennis, chiamata Paragon e progettata dal celebre architetto Norman Foster, non era più sostenibile. Al suo interno, il team di F1, il reparto progetti speciali e soprattutto quello dedicato alle vetture sportive stradali. Ebbene, la nuova proprietà che vede al timone Zak Brown, è riuscita a cedere il tutto alla Global Lease Network (settore immobiliare) per 170 milioni di sterline. La McLaren ha cercato in tutte le maniere di compensare la mancanza di fondi dovuta alla scarsa vendita delle proprie macchine sportive nel 2020.

Per il momento, la McLaren rimarrà nella attuale sede e pagherà un canone mensile. Ricordiamo che già lo scorso anno, Brown aveva ricevuto un finanziamento di 150 milioni di dollari dalla banca nazionale del Bahrain, il cui fondo Mumtalakat detiene una parte importante delle azioni del team, mentre successivamente è stato ceduto il 15 per cento della squadra a MSP Sports Capital, altro fondo di investimento, però americano, che ha portato nelle casse della McLaren 200 milioni di euro.

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Il Messaggero