La Red Bull non è competitiva come Verstappen si aspettava e a deludere è il telaio

Nella foto, Max Verstappen
E' una squadra perplessa quella della Red Bull-Honda. I propositi di raggiungere la Mercedes dal punto di vista tecnico, sono naufragati davanti alla superiorità...

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E' una squadra perplessa quella della Red Bull-Honda. I propositi di raggiungere la Mercedes dal punto di vista tecnico, sono naufragati davanti alla superiorità espressa dal team di Toto Wolff. Nei primi due appuntamenti in Austria e nella terza prova del Mondiale a Budapest, la RB16 ha deluso: si credeva che il circuito magiaro, tortuoso e meno esigente a livello di potenza, potesse esaltare il progetto di Adrian Newey, ma il podio è stato propiziato da alcune circostanze favorevoli. Alla Red Bull comunque, il merito di averle sapute sfruttare perfettamente. "Sul passo gara la macchina è più competitiva, ma a Budapest abbiamo portato degli aggiornamenti che non si sono comportati come ci aspettavamo rispetto ai test invernali", ha spiegato il team principal Christian Horner. La mini pausa prima di Silverstone può essere stata d'aiuto a recuperare il filo della situazione. E anche la Honda deve riflettere. La power unit giapponese sembra non avere compiuto il cambio di passo che ci si attendeva dopo l'ottimo 2019 che aveva cancellato quattro anni di sofferenze. Max Verstappen in Ungheria è parso piuttosto nervoso nei tre giorni del Gran Premio, ne aveva per tutti: telaio, motore, strategie. Finché non è andato a sbattere clamorosamente mentre raggiungeva la griglia di partenza. In gara, poi, si è fatto perdonare raggiungendo un insperato podio. Ma Horner deve fare molta attenzione al suo pupillo e al management dell'olandese. Verstappen non ha digerito affatto bene l'idea di ritrovarsi ancora una volta fuori dalla lotta per la rincorsa al titolo mondiale. E questo dopo appena tre gare. Benché blindato dal punto di vista contrattuale, si sa che possono essere sempre strappati... Qualche dubbio arriva anche da Alexander Albon, bene nella prima gara 2020, male nelle altre due, troppo lontano da Verstappen in qualifica.


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Il Messaggero