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Sergio Perez è il nuovo pilota della Red Bull-Honda per la stagione 2021 del Mondiale F1. Il messicano, 30 anni, 191 Gran Premi disputati, affiancherà Max Verstappen e va a prendere il sedile che quest'anno è stato di Alexander Albon. Un atto di coraggio notevole quello compiuto dal team diretto da Christian Horner, che porta in squadra un pilota ambizioso, esperto, che potrebbe dar fastidio al numero uno della Red Bull, Verstappen. E soprattutto, una scelta che porta al sacrificio di Albon e all'arrivo di un pilota fuori dal programma Junior Red Bull che da anni ha sempre contraddistinto le decisioni dello stesso Horner e di Helmut Marko. Con nessun giovane del vivaio pronto ad assumere un ruolo così importante in seno al team con sede a Milton Keynes (in realtà ci sarebbe stato Pierre Gasly, bocciato da Marko lo scorso anno, ma lo si è voluto tenere ancora in Alpha Tauri per far crescere ulteriormente la squadra di Faenza), il mercato offriva due nomi altisonanti: Nico Hulkenberg e Sergio Perez.
Il tedesco si è ottimamente comportato quando è stato chiamato dalla Racing Point per sostituire prima lo stesso Perez (segni del destino), poi Lance Stroll, entrambi fermati dal Covid-19.
Perez dopo i primi anni piuttosto tumultuosi in F1, vi ha debuttato nel 2011 con la Sauber, è cambiato molto scoprendosi un ottimo gestore delle gomme durante Gran Premi complicati, ma non perdendo il fiuto del sorpasso, la grinta nelle battaglie. La vittoria ottenuta a Sakhir con la Racing Point, ha messo in luce ancora di più le sue capacità, nascoste per chi lotta per un posticino al sole, e non è escluso che a convincere la Red Bull nel virare sul ragazzo di Città del Messico non sia stata anche Liberty Media, seccata nel vedere il pilota classificatosi al quarto posto nel Mondiale e vincitore di una gara, senza un volante per il 2021. Perez si ritrova a vivere la più grande occasione della carriera, infiammando una intera nazione come il Messico che in F1 viveva di ricordi, dei due successi del compianto Pedro Rodriguez nel GP del Sudafrica del 1967 e del Belgio del 1970. Dopo 50 anni, il Messico è tornato a festeggiare una vittoria nel Mondiale F1 grazie a Perez ed ora forse potrà sognare qualcosa di più. E Albon? Non uscirà dalla Red Bull, rimarrà come riserva e lavorerà al simulatore. Nessuna retrocessione in Alpha Tauri quindi, dove è appena arrivato Yuki Tsunoda al fianco di Gasly, ma un anno sabbatico che forse non potrà che peggiorare la competitività del ragazzo.
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