La carenza dei chip penalizza molti produttori auto giapponesi. Cali a doppia cifra per Nissan e Mazda, Toyota in controtendenza accelera

Uno stabilimento Toyota in Giappone
TOKYO - La carenza dei semiconduttori per il comparto auto continua a incidere sui produttori giapponesi, che fanno segnare una variazione dello 0,8% nell’anno fiscale 2021....

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TOKYO - La carenza dei semiconduttori per il comparto auto continua a incidere sui produttori giapponesi, che fanno segnare una variazione dello 0,8% nell’anno fiscale 2021. A livello globale otto delle maggiori case auto nipponiche hanno prodotto 23,21 milioni di vetture, un numero che ha scontato l’insufficienza dei chips sul fronte domestico e nel Sudest asiatico. Nello specifico Nissan ha visto un decremento del 10,7% a 3,38 milioni di unità, mentre Mazda del 12,6% a 1,02 milioni. Direzione contraria per Toyota, la cui produzione globale è accelerata del 4,7% a 8,56 milioni, rispetto al 2020, quando molti degli impianti nella regione erano chiusi a causa del Covid. Si tratta del primo incremento in tre anni, mentre sul mercato domestico, il primo costruttore mondiale ha visto un calo del 5,4%, dopo l’attacco cibernetico ai suoi sistemi, e il terremoto di marzo nella regione del Tohoku, che ha portato la Toyota a interrompere la produzione nelle sue fabbriche per un periodo prolungato. 

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Il Messaggero