ROMA- Quando lo scorrere del tempo diventa ossessione. Nel secondo libro di Gianluca Sabatini edito da Frangente dal titolo: "Adriano, Matilda e il salto nel mare"...
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Racconta di Matidia, intenzionata a proteggere la sorella Sabina, e del suo devoto amico Marco, marinaio e armatore di una piccola nave da carico. A fare da sfondo alle vicende che portano l’Autore alla formulazione di un’ipotesi sul complesso meccanismo di fatti storici che il tempo ha cancellato per sempre, c’è sua eccellenza e gioia sempiterna, il mare. Il mare indagatore dell’animo umano, il mare delle province dell’Impero che Marco affronta fra tempeste e benevoli soffi, per rincorrere l’irrequieto cammino di Adriano verso un’illusoria ricerca dell’immortalità.
Le più grandi città dell’Impero, la navigazione, i riti religiosi e l’astronomia, i pregiati vini e i salutari cibi dell’epoca portano il lettore in un entusiasmante viaggio nelle province dell’antica Roma, tra personaggi storici e avventure avvincenti vissute dal protagonista, le cui origini mantengono vivo il prezioso patrimonio culturale della lingua greca di Calabria.
Gianluca Sabatini, da sempre appassionato di mare e velista, è alla sua seconda opera letteraria. La prima "Sulle rotte dei Romani", ha permesso al navigatore moderno di arricchire il proprio bagaglio culturale nautico e guardare con occhi diversi le località che si affacciano sul Mare Nostrum, nel quale affondano le radici della nostra civiltà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero