L'anno Zero della Williams, mai così in basso nella sua lunga storia in F1

Nella foto, George Russell
Il 2020 sarà ricordato dal team Williams come l'anno zero, nel vero senso della parola. Zero come i punti non conquistati per tutta la stagione dai piloti George...

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Il 2020 sarà ricordato dal team Williams come l'anno zero, nel vero senso della parola. Zero come i punti non conquistati per tutta la stagione dai piloti George Russell e Nicholas Latifi, un evento negativo che la squadra inglese aveva vissuto soltanto nel 1978. E dire che la FW43 è apparsa migliore della disastrosa FW42 del 2019, che pure un punticino era riuscito a conquistarlo con Robert Kubica, seppure per coincidenze fortunate: la penalità a due piloti che lo avevano preceduto nel GP di Hockenheim. Lo scorso anno, la Williams con Russell e Kubica è sempre stata abbonata all'ultima fila, ma questa stagione la FW43 è stata decisamente migliore permettendo al pilota inglese di entrare anche nel Q2 della qualifica. L'ingresso in gara nella zona punti era stato possibile in due occasioni, ma un errore di Russell a Imola e altre circostanze sfortunate, non l'hanno permesso. Segnali di ripresa ci sono quindi stati e poi non va dimenticato il cambio di proprietà, con la definitiva cessione della squadra da parte della famiglia Williams agli investitori americani della Dorilton Capital, che ha cambiato a campionato in corso l'intero management.

Claire Williams ha abbandonato la direzione del team, ora nelle mani di Simon Roberts, mentre è dei giorni scorsi la notizia dell'ingaggio di un personaggio di grande spessore che fungerà da amministratore delegato: Jost Capito. Per anni nel Mondiale Rally prima dirigendo il team Ford, poi il team Volkswagen, contribuendo ai successi iridati conseguiti dal marchio tedesco, Capito ha avuto una breve esperienza in F1 con la McLaren nel 2016. Insomma, la Williams si sta muovendo bene a livello dirigenziale, come piloti ha confermato l'ottimo Russell e il certamente più mediocre Latifi, ma che garantisce almeno 20 milioni di dollari, ed è garantito il supporto motoristico della Mercedes. Per il 2021, le aspettative non sono particolarmente entusiasmanti per via del congelamento dei regolamenti e dunque non si potrà intervenire sulla monoposto in maniera radicale e si sta già lavorando sul 2022, quando le regole tecniche saranno diverse e di fatto tutti partiranno da zero, in più col budget cap che mette le squadre sul medesimo livello. I piani di rinascita sono ambiziosi, non resta che attendere...

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Il Messaggero