L'auto salvavita: la Lamborghini Huracan della Polizia emoziona il Motor Show

La Lamborghini Huracan della polizia di Stato
BOLOGNA - C'è anche uno spazio per la sicurezza alla 39/a edizione del Motor Show alla Fiera di Bologna: al padiglione 32 è infatti allestito uno stand dedicato alla Polizia...

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BOLOGNA - C'è anche uno spazio per la sicurezza alla 39/a edizione del Motor Show alla Fiera di Bologna: al padiglione 32 è infatti allestito uno stand dedicato alla Polizia di Stato, Specialità Stradale. Nell'area espositiva dedicata ai veicoli e alle attrezzature della Specialità, ospite d'onore la Lamborghini Huracan, con nuova livrea polizia ed allestimenti interni per le esigenze operative.


L'erede della Gallardo, dotata di defibrillatore e di frigo per il trasporto d'organi, plasma e farmaci, supporterà il lavoro della Specialità nei casi di massima emergenza. Un padiglione dedicato alla terra che ospita il Motor Show e a quella strada, la Via Emilia, intorno alla quale si è fatta la storia dei motori. Ferrari, Ducati, Lamborghini, Maserati, i marchi protagonisti della Motor Valley uno affianco all'altro nel percorso intitolato Route Motor Show.

Uno spazio per parlare di auto attraverso tutto quello che, in Emilia, c'è intorno a questo mondo. Partendo dal passato, con i due musei Ferrari di Maranello e Modena, che espongono modelli di auto classiche e contemporanee in uno stand interattivo: i visitatori avranno infatti la possibilità di confrontarsi in una prova cronometrata valida per il campionato Museo Ferrari 2014. Poi c'è la collezione Umberto Panini che ripercorre i 100 anni di storia di Maserati e Ducati; e l'archivio storico Magneti Marelli sezione Weber.


Eccezionalmente in mostra anche due motociclette realizzate agli albori della sua storia dalla Gd, oggi tra le aziende leader mondiali del packaging. Segno del peso che i motori hanno avuto nello sviluppo industriale di questo territorio. Perchè qui le auto sono solo in parte economia: soprattutto sono cultura. «Questa sezione - ha detto il presidente di Bolognafiere, Duccio Campagnoli - con questi marchi e queste realtà, è il certificato che solo qui possiamo stare». Su questa strada che, come ha ricordato il direttore dei musei Ferrari, Antonio Ghini, «dal '900 è diventata, da strada di viandanti, strada dei motori».


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Il Messaggero