Kobayashi (Andretti), 4 stagioni in F1 ed un passato da “ferrarista” nel GTePro per l'ambizioso esordiente giapponese

Kamui Kobayashi
ROMA – Kamui Kobayashi è un “debuttante” in Formula E. Fra i piloti al via di questa quarta stagione, il giapponese è di quelli che vanta uno dei...

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ROMA – Kamui Kobayashi è un “debuttante” in Formula E. Fra i piloti al via di questa quarta stagione, il giapponese è di quelli che vanta uno dei curriculum più importanti con le sue quattro stagioni intere in Formula 1 (più tre partenze nel 2009) coronate con un podio, un terzo posto nel GP di casa del 2012 quando ottenne complessivamente 60 punti classificandosi dodicesimo assoluto.


Per la guida nipponica, 31 anni compiuti lo scorso settembre, il circuito elettrico è un impegno importante. Anche perché anticipa il debutto ufficiale di Bmw in qualità di “costruttore” ufficiale. Nel team Amlin Andretti, Kobayashi ha preso il posto di Robin Frijns e deve accumulare esperienza in vista della quinta stagione, la prima senza il cambio macchina.

Anche Kobayashi è stato un “ferrarista” (come Sam Bird), almeno nel mondiale di Endurance (Wec), nella classe GtePro: è stato il primo asiatico a correre con un'auto del Cavallino. Assieme al francese Stéphane Sarrazin ed al britannico Mike Conway guida sul podio la Toyota ibrida (seconda) nella drammatica 24 Ore di Le Mans del 2016. E in quella non meno povera di soddisfazioni ottiene la pole per la scuderia britannica.

Forte dell'esperienza “elettrificata”, Kobayashi arricchisce adesso la schiera degli ex piloti di Formula 1 nel circuito a zero emissioni. Anche per lui si apre una nuova possibile carriera nella competizione più emergente che ci sia dopo aver debuttato a 9 anni sui kart. Il pilota nipponico ha vinto anche in Italia, imponendosi tra l'altro nel campionato Formula Renault. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero