ROMA - Soltanto un accordo stragiudiziale tra due colossi del settore batterie, la SK Innovation Co e LG Chem Ltd (che sono in lotta per un presunto furto di segreti costruttivi...
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Una situazione, questa, che conferma le tesi dei ‘detrattorì del passaggio alla mobilità 100% elettrica, proprio per la criticità della filiera di approvvigionamento delle batterie, oggi monopolio di aziende cinesi e sudcoreane. E che, comunque, sta evidenziando anche la dipendenza dei più grandi costruttori di auto dagli specialisti delle celle agli ioni di litio, oggi elemento base insostituibile per la produzione di modelli 100% elettrici e ibridi.
La SK Innovation Co, che ha sede nella Corea del Sud, è un grande gruppo energetico che si occupa principalmente di prodotti petroliferi e che dal 2015 ha anche attivato una divisione dedicata alle batterie. Nel 2019 l’azienda ha vinto la gara di fornitura alla Ford per il nuovo F-150 elettrico ma una richiesta depositata alla Commissione commerciale internazionale degli Stati Uniti sta bloccando di fatto le forniture alla Casa dell’Ovale blu che, in precedenza, aveva invece collaborato con LG Chem per la Focus elettrica.
La US International Trade Commission (ITC) si è pronunciata a favore di LG Chem per le sue accuse contro SK Innovation e relative a furti di segreti commerciali e violazione di brevetti, citando nel processo che si è svolto alla fine del 2019 un’ampia distruzione di prove da parte di SK Innovation. L’Office of Unfair Import Investigations (OUII) dell’ITC ha anche presentato il suo parere a favore della richiesta di LG Chem di una sentenza anticipata sul furto di tecnologia di SK Innovation che, riportano organi di stampa coreani e statunitensi, aveva anche assunto personale di provenienza LG Chem.
I due grandi produttori di auto si sono schierati in una posizione mediana, in quanto una sentenza finale a favore di LG Chem (prevista per il prossimo ottobre) potrebbe ritardare di anni il debutto dei nuovi modelli elettrici Ford e Volkswagen in Usa. «Per evitare una catastrofica interruzione degli approvvigionamenti - hanno dichiarato i legali di Volkswagen in una richiesta depositata lo scorso maggio - la Commissione Commerciale dovrebbe consentire a SK Innovation di adempiere al contratto per la produzione di batterie in Georgia anche se si dovesse scoprire che il fornitore ha violato le regole sulla proprietà industriale. Qualsiasi sentenza dovrebbe cercare di evitare danni collaterali ai attuali clienti di SK Innovation». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero