Rc Auto, assicurazioni gratis ma con trucco: l'Ivass preme sulle compagnie per rimborsi

Il tagliando della polizza di assicurazione
ROMA - L'Ivass scende in campo contro le polizze gratuite ma «col trucco», concesse cioè gratuitamente per un anno all'acquisto di una nuova auto, ma prive di ogni tipo...

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ROMA - L'Ivass scende in campo contro le polizze gratuite ma «col trucco», concesse cioè gratuitamente per un anno all'acquisto di una nuova auto, ma prive di ogni tipo di diritto e benefit garantito dalla legge Bersani.


Cercando di tutelare i clienti danneggiati dal sistema apparentemente allettante, messo in pratica soprattutto nel periodo di massima crisi del mercato dell'auto, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni ha infatti proposto alle compagnie assicurative di rimborsare chi ha accettato i contratti civetta. Secondo un'indagine dell'Autorità, le compagnie che presentano delle criticità in merito sono 3 (sulle 60 controllate) e 13 mila sono i consumatori che nel 2014, pensando di fare un affare risparmiando sul primo anno di assicurazione, si sono ritrovati poi a non poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge, come l'accesso alla classe di rischio più favorevole del proprio familiare convivente.

Il valore delle polizze, in termini di premi assicurativi, si aggira intorno ai 6 milioni di euro. Se la proposta Ivass entrasse in vigore, «chi ha già stipulato una polizza pagando un premio più alto rispetto a quello di cui avrebbe potuto usufruire, potrà chiedere il rimborso alla compagnia assicurativa di cui è attualmente cliente», spiega Elena Bellizzi, capo del servizio tutela del consumatore dell'Istituto. La proposta adesso dovrà essere valutata dall'associazione nazionale delle imprese assicuratrici.

«Avevamo già chiesto all'Ivass di occuparsene prima», precisa il direttore generale dell'Ania, Dario Focarelli, mostrando comunque la disponibilità dell'associazione a un confronto e chiedendo un approfondimento all'Istituto di vigilanza. Intanto, i consumatori plaudono all'iniziativa dell'Ivass. Il Codacons ne appoggia la proposta e si rivolge all'Ania, dicendo «farebbe bene ad accettarla», altrimenti «sarà inevitabile un enorme contenzioso legale». Dal mondo dell'rc auto però arrivano anche altre novità.


Dal primo giugno, infatti, l'attestato di rischio potrà essere inviato anche via Twitter, Facebook e Whatsapp. Il documento sarà a disposizione degli assicurati principalmente sul sito web della compagnia, ma sarà prevista anche un'altra modalità di invio a scelta tra: posta elettronica, app per smartphone e social network. Dall'Ivass specificano inoltre che l'attestato potrà comunque continuare a essere consegnato in formato cartaceo a chi ne farà richiesta alla propria assicurazione.

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Il Messaggero