Italdesign apre le porte anche a clienti esterni del gruppo Volkswagen

L'Italdesign è presente al Salone di Ginevra con la GTZero Concept, un prototipo che esplora nuove forme per una proposta di sportiva a emissioni zero.
INGOLSTADT - Italdesign, la celebre azienda torinese del settore stile e engineering fondata da Giorgetto Giugiaro nel 1968 e acquistata nel 2010 da Volkswagen attraverso il...

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INGOLSTADT - Italdesign, la celebre azienda torinese del settore stile e engineering fondata da Giorgetto Giugiaro nel 1968 e acquistata nel 2010 da Volkswagen attraverso il Gruppo Audi, si aprirà di nuovo verso il mercato esterno. «I nostri colleghi di Torino - ha detto oggi Rupert Stadler, CEO di Audi AG nel corso nella conferenza annuale di bilancio a Ingolstadt - continueranno, offrendo i loro servizi alla case automobilistiche di tutto il mondo, una storia di successo visto che da quando è stata fondata Italdesign ha firmato più di 200 modelli per differenti mercati».


Una notizia che tranquillizza sul futuro dell'azienda e dei suoi lavoratori: «Questa nuova strategia di mercato - ha sottolineato Stadler - offre eccitanti prospettive per i circa 1.000 dipendenti della Italdesign».  Dopo aver operato negli ultimi 5 anni esclusivamente per i diversi brand del Gruppo Volkswagen, Italdesign - che ha presentato due giorni fa il suo nuovo logo, in cui spiccano il tricolore e la lettera G proprio a ricordare il contributo del fondatore Giorgetto Giugiaro - garantirà, come è sempre avvenuto in passato, la totale privacy nei rapporti con i clienti. 

«Non ci saranno assolutamente interazioni tra le persone coinvolte nei diversi progetti - ha spiegato l'AD di Italdesign Joerg Astalosch - dato che siamo strutturati per lavorare a compartimenti stagni, con privacy assoluta anche per la ristorazione e i momenti di pausa. Un'attenzione che abbiamo sempre riservato anche ai lavori commissionati dal Gruppo Volkswagen e che dal 1968 ha permesso alla Italdesign di gestire contemporaneamente, secondo uno stretto codice etico, moltissimi progetti alcuni dei quali mai resi noti».
 
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Il Messaggero