Itabus al via, già venduti 20mila biglietti. Montezemolo, integrazione con porti e treni. Giovannini, è opportunità

Itabus, il nuovo operatore privato di trasporto su gomma
Qualità, sicurezza, e sostenibilità. Sono i tre capisaldi dei viaggi a bordo di Itabus, il nuovo operatore privato di trasporto su gomma a lunga percorrenza che si...

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Qualità, sicurezza, e sostenibilità. Sono i tre capisaldi dei viaggi a bordo di Itabus, il nuovo operatore privato di trasporto su gomma a lunga percorrenza che si propone sul mercato con un modello e dei servizi innovativi. Itabus è pronta a partire, con 20mila biglietti già venduti (oltre a 15mila iscritti alla carta fedeltà), ancora prima di aver percorso un solo chilometro, come mette in evidenza Flavio Cattaneo, fondatore del progetto e socio insieme con altri azionisti tutti italiani tra cui Luca Cordero di Montezemolo, Lucio Punzo e Giovanni Punzo (presidente onorario), Isabella Seragnoli e Angelo Donati. Il viaggio di Itabus inizia il 27 maggio. Sarà lungo tutto il territorio nazionale. Promette un’integrazione con porti e ferrovie, provando a rispondere alle nuove esigenze di collegamento con città più piccole e borghi storici. Lavorare con Ferrovie dello Stato, e l’alta velocità di Italo, è del resto l’idea di Montezemolo: è “un’azienda nuova e sarà un modo per integrare porti e ferrovie. Arriviamo in luoghi dove i treni non arrivano”. Sostenuta finanziariamente dall’intervento di Intesa Sanpaolo, la nuova società a regime vanterà 300 mezzi, 350 servizi al giorno, e 90 milioni di chilometri all’anno, con un’occupazione di oltre 1000 posti di lavoro.

Saranno serviti Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino-Alto-Adige, Umbria e Veneto. Nei piani è previsto anche il collegamento con la Sicilia. Cuore di Itabus è l’offerta dei servizi: dall’integrazione con altri vettori alla possibilità di viaggiare di notte, fino ai comfort tipo distributori automatici, toilette, prese usb, dei veri e propri lettini nel bus a due piani (che avrà un doppio ambiente, Comfort+ e Top). Se dovesse servire il wi-fi niente paura: Tim abiliterà e renderà fruibili i servizi internet 4 e 5G. La risposta alle nuove e diverse esigenze è un elemento messo in evidenza dal ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini: “Questo servizio è un’opportunità anche per altri operatori; e andare incontro a una mobilità giovane è uno dei bisogni che oggi si avvertono”, così come è “irrinunciabile oggi, viaggiare senza avere un wi-fi abbastanza potente”. Il capitolo sicurezza e sostenibilità.

La flotta sarà rinnovata in modo da garantire un’età media dei mezzi inferiore ai 2 anni. Tra i partner del progetto: Man (bus del gruppo Volkswagen) che consentirà una manutenzione programmata. Eni fornirà il gasolio diesel+, un carburante ‘verde’ per contribuire a tagliare le emissioni di CO2. Ed è anche previsto un monitoraggio costante attraverso una sala operativa attiva 24 ore su 24. Un servizio che mancava all’offerta turistica del Paese, lo definisce il ministro Massimo Garavaglia che prova anche a lanciare un sasso sulla revisione delle percentuali di riempimento degli autobus, dal momento che la campagna di vaccinazione avanza “speditamente”. Infine alla ministra per il Sud Mara Carfagna, che ha portato avanti il rito del taglio del nastro alla cerimonia di disvelamento della flotta dei mezzi al Maxxi a Roma (oltre a essersi messa in tasca l’assicurazione di Montezemolo di “massicce assunzioni al Meridione”), piace pensare che “mentre l’Italia torna alla normalità” questo servizio possa esser letto come “il segnale della ripartenza”.

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Il Messaggero