BORGIA - Pandemia e lockdown non hanno fermato la crescita di Invictus, il marchio calabrese che produce barche di lusso, finora confinate nella misura massima di 11 metri (GT...
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Le linee tese ed essenziali sono quelle distintive delle carene Invictus, che uniscono stile e attenzione alle prestazioni. Con l’enfasi tipica dei lanci commerciali, il designer che ha accompagnato passo passo tutta la crescita del marchio calabrese, afferma che “il mare non è solo il luogo per una vacanza o un incantevole sfondo per una fotografia, ma uno stile di vita, e questa nuova barca nasce dalla volontà di dare forma a quella energia e a quell’emozione di una giornata a bordo, quando il tempo pare fermarsi e sembra tutt’uno con il sole e le onde”. Poetico.
Più concretamente, diremo che tra gli elementi stilistici che caratterizzano il profilo della nuova ammiraglia di Invictus spicca il tratto elegante del parabrezza, che trova continuità nell’hardtop in carbonio e che dà ulteriore slancio all’insieme. La coperta, caratterizzata sull’intera lunghezza da un comodo camminamento perimetrale, accoglie a prua un ampio prendisole, dotato sul frontale di un sedile a scomparsa; a centro barca, grazie ai tavolini abbattibili, la dinette può fare spazio ad un secondo prendisole, riparato dall’hard top.
Altro elemento di distinzione (ancorché adottato ormai da molti) è rappresentato dalle murate pieghevoli, che possono trasformarsi in due terrazze laterali, aumentando così lo spazio vivibile all’aperto. Per la spiaggetta poppiera il cantiere ha previsto, a richiesta dell’armatore, che sia rivestibile in teak, così come tutto il ponte; ma, soprattutto, è disponibile tra gli optional un dispositivo idraulico di movimentazione per facilitare la risalita a bordo e la gestione del tender: una dotazione rara da trovare su questa categoria di barche.
Grandi possibilità di personalizzazione sono previste per gli interni: dalla soluzione open space, con un letto matrimoniale trasformabile sistemato a poppa e un’area lounge a prua, fino alla realizzazione di paratie per la suddivisione degli spazi e un conseguente aumento della privacy. “Personalizzazione” è anche la parola d’ordine quando ci si concentra sulle finiture e i dettagli: la scelta dei colori e delle tappezzerie sfrutta la presenza dell’Atelier Invictus, che lascia notevole libertà di scelta, permettendo di configurare la barca in base ai propri gusti e alle proprie esigenze.
L’Atelier Invictus mette a disposizione dei clienti una rete di artigiani specializzati e fornitori altamente qualificati. L’armatore è così accudito fin dalle prime fasi dell’acquisto e guidato attraverso un vero e proprio laboratorio virtuale in cui si progetta la barca con materiali scelti ad hoc e dotazioni dedicate. La barca di serie diventa così custom, capace di esprimere la personalità, lo stile e i gusti dell’armatore.
La motorizzazione è costituita da due Volvo Penta IPS 650. Non dichiarate, per ora, le prestazioni, né i consumi, né l’autonomia e tantomeno il prezzo. E nessuna anticipazione è stata fatta sull’eventualità che venga realizzata anche una versione fuoribordo. Ma l’opzione – vedrete – è da dare per scontata, soprattutto in considerazione del fatto che Invictus (presente all’estero per l’80/90% della propria produzione) mira a crescere sul mercato americano, dove le motorizzazioni outboard sono nettamente le preferite su barche di questo tipo.
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Il Messaggero