Innovation by Ania, le società assicuratrici a caccia del futuro. Intercettare il cambiamento della mobilità per offrire nuovi servizi

Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania
ROMA - La mobilità vale il 20% del pil italiano e le famiglie spendono l’11% del proprio reddito per i trasporti. È la quantificazione data da...

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ROMA - La mobilità vale il 20% del pil italiano e le famiglie spendono l’11% del proprio reddito per i trasporti. È la quantificazione data da “Innovation by Ania” l’osservatorio sull’innovazione presentato oggi a Roma dall’Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici, presso l’Auditorium Parco Della Musica in occasione del primo incontro annuale dedicato a “Innovazione e Mobilità: dall’auto alla Sharing Economy e alla Smart Mobility” che, tra i molti ospiti, vede anche il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.


La mobilità evolve sotto la spinta di nuovi fenomeni come il car sharing (5.600 noleggi al giorno), il car pooling (2,5 milioni di utenti) e la sempre maggiore diffusione delle nuove forme di propulsione, della connettività e della guida assistita che riguarda il 10-15% del parco circolante, primo passo verso la guida autonoma che, in vari gradi, coinvolgerà la metà delle auto in circolazione. Una prospettiva che, secondo il campione della ricerca realizzata in collaborazione con la Deloitte, interessa il 65% degli italiani contro una media europea del 48%. Il tasso di motorizzazione nel nostro paese tra gli individui con età compresa tra 18 e 45 anni è passato dal 53% al 37% del 2016.

Tutto questo impone alle aziende assicuratrici un nuovo modello di business e nuove modalità operative nei confronti di clienti, istituzioni e gli altri attori del settore della mobilità, non ultime le case automobilistiche che sta valutando l’entrata nel mondo dell’assicurazione auto proponendo pacchetti di servizi sempre più ampi e comprensivi in aggiunta al veicolo vero e proprio. «Tutto questo ci obbliga a studiare e gestire fenomeni in atto e, se possibile, a precorrerne le ricadute su tutti i campi» ha affermato Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania.


Il nuovo contesto presenta dunque nuovi comportamenti e bisogni e sta creando anche nuovi segmenti di clientela che preferiscono usufruire di un bene piuttosto che possederlo e desiderano servizi di fruizione, rapidi da raggiungere con un semplice click. Le aziende assicurative si trovano dunque di fronte ad una duplice sfida: offrire servizi innovativi e nuovi modelli di protezione e tariffazione e, allo stesso tempo, innovare il rapporto con il cliente o con l’utilizzatore grazie anche alla grande quantità di dati generata da dispositivi montate sul veicolo stesso e dalla profilazione del cliente. Dunque, ancora una volta, c’è da trasformare i cambiamenti in opportunità in un processo dove tutti gli attori devono essere coinvolti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero