Infiniti Q80 Inspiration, anche il brand di lusso Nissan avrà la sua berlina-coupé

La Infiniti Q80 Inspiration esposta al salone di Parigi
PARIGI - Infiniti promette di allargare ulteriormente i propri orizzonti e la propria gamma con un coupé 4 porte. Lo dichiara nei fatti la Q80, il concept che il marchio di lusso...

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PARIGI - Infiniti promette di allargare ulteriormente i propri orizzonti e la propria gamma con un coupé 4 porte. Lo dichiara nei fatti la Q80, il concept che il marchio di lusso di Nissan presenta al Salone di Parigi.


Così saranno le Infiniti future. La Q80 Inspiration è lunga 5 metri e 5 centrimetri, larga ben 2,03 metri e altra solo 1,35 con un passo di ben 3,10 metri tra i centri delle ruote, guidate da sospensioni adattative di nuova concezione, e montate su cerchi da 22 pollici con 5 razze doppie. Gli elementi di stile sono numerosi e – sentire Alfondo Albaisa, executive design director di Infiniti – rappresenteranno la stella polare dei quattro centri stile che lavorano alla definizione delle forme delle vetture giapponesi. In pratica, così come la Essence, presentata al Salone di Ginevra ha fatto da guida per tutti i modelli successivi, la Inspiron promette di fare altrettanto negli anni a venire con il mantenimento della grande costolatura che corre poco sotto la linea di cintura e dell’originale gomito convesso della finestratura posteriore.

Speriamo che sia coupé. L’accostamento tra la Q80 e la Inspiration viene naturale anche perché sono tutte e due coupé, ma con un numero diverso di porte. In realtà all’interno di Infiniti c’è da tempo un dibattito sugli sviluppi della gamma futura e uno dei punti da dirimere era proprio su queste due tipologie di carrozzeria. C’era infatti la convinzione che il marchio avesse bisogno di un’ammiraglia sportiva, ma mentre in Europa si premeva per una tradizionale 2 porte, di là dell’Atlantico si premeva per una 4 porte alla luce del successo della Porsche Panamera e di altre auto che avevano preso più o meno per esempio la Mercedes CLS, prima auto a dichiararsi apertamente come coupé pur avendo 4 porte.

Forse è già in lista. Forse…Il fatto che la Essence non si sia nel frattempo trasformata in un modello di serie e ora arrivi la Q80 può voler dire che la scelta alla fine è ricaduta sulla 4 porte, ma questo sarà solo il tempo a dirlo. Prima di un modello di serie di questo tipo ci sono in lista molte cose da fare, come le Q30 e QX30 che saranno le prime Infiniti compatte, le prime a condividere con Mercedes il pianale – l’MFA delle classi A, B, CLA e GLA – e le prime ad essere costruite in Europa, precisamente a Sunderland, nel regno Unito, a due passi da dove nascono le Nissan Qashqai e Juke. Potrebbe poi essere il turno della Q50 Eau Rouge, cui spetta il compito di inaugurare la linea sportiva del marchio, e dunque della elettrica, di cui tanto si parla e che dovrebbe derivare dalla Nissan Leaf.

Ibrida e forte. Il parallelismo tra Q80 Inspiration e Essence potrebbe riguardare anche la meccanica. Quest’ultima infatti dichiarava di avere nel cofano un V6 3.7 biturbo accoppiato a un motore elettrico incorporato nel cambio per una potenza totale di 600 cv. La prima potrebbe avere qualcosa di simile, ma con una cavalleria ancora più numerosa visto che il V6 3.8 biturbo della Eau Rouge eroga 560 cv e basterebbe che avesse l’elettrico da 120 kW della sorella per superare di slancio i 750 cv. Una potenza che la Q80 sembra avere più voglia di esprimere, con terminali di scarico più voluminosi e due abbondanti sfoghi d’aria dietro i passaruota anteriori. Anche su questo capitolo se ne saprà di più tra qualche giorno.


Vetri isolanti e un tetto spettacolare. E sarà allora il momento in cui le portiere ad armadio della Q80 si apriranno e sarà possibile vedere l’abitacolo definito 1+1+1+1 per sottolineare la cura dedicata ad ognuno dei 4 passeggeri. Si sa che i materiali utilizzati sono pelle, alluminio e fibra di carbonio rimarcando la tradizione Infiniti per la scelta dei materiali e suggerendo il lusso e la leggerezza della vettura. Per raggiungerla, tra le soluzioni adottate c’è l’impiego di cristalli leggeri e isolanti, anche per la cosiddetta greenhouse, che collega parabrezza, tetto e lunotto che termina a punta evocando velocità. Si spera che quest’ultima riguardi anche la trasposizione di questo concept in modello di serie, ma i giapponesi non hanno fretta e vogliono fare una cosa per volta, per bene.

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Il Messaggero