Infiniti, una potente eleganza: la Q60 irrompe fra le coupé

La Infiniti Q60
MILANO - Ripropone nella sostanza, sfrondandoli dalle estremizzazioni estetiche tipiche delle show car, i concetti stilistici che avevano fruttato unanimi consensi alla Q80...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - Ripropone nella sostanza, sfrondandoli dalle estremizzazioni estetiche tipiche delle show car, i concetti stilistici che avevano fruttato unanimi consensi alla Q80 Inspiration Concept svelata da Infiniti al Salone di Parigi del 2014. Una “parentela” che la nuova Q60, con cui il marchio di prestigio della Nissan rinnova la tradizione nel settore delle coupé premium inaugurata dalla G37 esposta nel 2007 al Salone di New York, tradisce in molti dettagli come la griglia a doppio arco, i fari a Led la cui forma ricorda quella dell’occhio umano e l’andamento a mezzaluna del montante C che accentua il dinamismo della vettura.

 

Un insieme coerente con il concetto di “potente eleganza” che, come ricorda il direttore del design Alfonso Albaisa, rende immediatamente riconoscibili i prodotti del brand nipponico, rispondendo a una precisa scelta strategica: puntare sull’originalità stilistica un ruolo decisivo per farsi largo in un mercato selettivo come quello premium, dove i protagonisti consolidati hanno un peso preponderante non facile da intaccare.

Missione difficile, ma non impossibile per una coupé che certo non manca di personalità. Nell’abitacolo che accoglie confortevolmente quattro persone la sobria eleganza si sposa con l’elevata qualità dei materiali. Lo caratterizzano il cruscotto fortemente orientato verso il guidatore e l’inedita soluzione del doppio touch screen, quello superiore da 8 pollici e quello inferiore da 7, che domina la consolle centrale. Sono le interfacce del sistema di infotainment InTouch, e la quantità di funzioni che possono gestire (in qualche caso anche tramite il proprio smartphone) ha permesso di ridurre al minimo la presenza dei comandi meccanici, a vantaggio della pulizia della plancia.

Lunga 4.690 mm, la Q60 è offerta con due motorizzazioni che nella prova su strada hanno esibito evidenti differenze si comportamento. Con il 4 cilindri 2.0 Dig da 211 cv la coupé veste i panni della Granturismo, compagna ideale di lunghi e veloci trasferimenti. Se però nel cofano scalpitano i 405 cv erogati dal V6 biturbo 3.0 la Q60 svela la sua anima più aggressiva, anche se mai estrema, esibendo un piglio sportivo ben assecondato dall’assetto impeccabile, dalle quattro ruote motrici, dall’ottimo cambio automatico a 7 rapporti e dal selettore della modalità di guida che offre la scelta tra Standard, Eco, Snow, Sport, Sport+ e Personal.

A prescindere dalla modalità scelta, a determinare in ogni condizione l’eccellente comportamento stradale concorrono innovazioni come il primo sterzo elettronico adattivo al mondo, nonché la possibilità di sostituire le sospensioni standard con quelle dinamiche a controllo elettronico. Non mancano, ovviamente, tutte le soluzioni tecnologiche più evolute in termini di connettività (con i relativi servizi), sicurezza e assistenza alla guida.


Nel listino italiano, compreso tra i 46.900 e i 68.900 euro, la Infiniti Q60 viene proposta con quattro livelli di allestimento, di cui i primi due – Premium e Premium Tech – disponibili solo con il motore 2.0 abbinato esclusivamente alla trazione posteriore. Gli allestimenti Sport e Sport Tech sono invece previsti per entrambe le motorizzazioni e si distinguono per il nome del modello affiancato dalla lettera S, d’argento per il 2.0 a due ruote motrici e rosso nel caso del V6 con la trazione integrale.


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero