In F1 si prevedono tensioni per il rinnovo del Patto della Concordia che scade a fine 2020

Nella foto, Chase Carey CEO di Liberty Media e Jean Todt, presidente FIA
Tra le tante cose che il mondo della Formula 1 dovrà risolvere, c'è anche il rinnovo del Patto della Concordia in scadenza a fine 2020. Nessuna delle dieci...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra le tante cose che il mondo della Formula 1 dovrà risolvere, c'è anche il rinnovo del Patto della Concordia in scadenza a fine 2020. Nessuna delle dieci squadre iscritte al campionato ha aderito alle nuove proposte di Liberty Media, ma è normale in quanto tutto ruotava attorno al nuovo regolamento tecnico che doveva entrare in vigore nel 2021, ma è stato rimandato causa Coronavirus al 2022 per contenere i costi delle squadre per via di una stagione quanto mai incerta. Nel Patto della Concordia vi è inserito anche il budget cap, ovvero un tetto massimo di spesa che non si deve superare e che è stato fissato a 175 milioni di dollari. Tanto per fare un esempio, Ferrari e Mercedes superano abbondantemente i 400 milioni mentre la Haas si ferma a 125.


In questa situazione di stallo, Liberty Media e la FIA sono tornate all'attacco perché vorrebbero ridurre il budget cap a 100 milioni di dollari, una bella sforbiciata che sicuramente provocherà irritazione presso i top team. E già si prevede la loro astensione dal rinnovo del Patto della Concordia davanti a un budget cap di 100 milioni di dollari. Insomma, non mancheranno i motivi di tensione: "Prima che qualsiasi scuderia rinnovi per cinque anni, dobbiamo tutti sapere se usciremo da questa crisi. Adesso non è un argomento di cui si parla, ci sono cose più importanti", sono le parole di un team principal rimasto anonimo ai microfoni del settimanale tedesco Auto Motor und Sport. Segno che, probabilmente, la definizione del nuovo Patto della Concordia subirà qualche slittamento.


Viste le circostanze, l'idea di Liberty sarebbe quella di offrire alle squadre un "contratto ponte", valido solo per il prossimo campionato. In questo modo la proprietà americana guadagnerebbe tempo per disegnare il futuro assetto commerciale, sciogliendo vari nodi di carattere burocratico. Dall'altro lato, i team non sarebbero ancora chiamati a impegnarsi a lungo termine, con tutte le incognite del caso. Vale soprattutto per i grandi costruttori, legati alla volontà dei consigli di amministrazione, e forse per la Haas, il cui patron non ha dato certezze assolute sul proseguimento dell'avventura nel Mondiale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero