Svolta storica, Fiat cambia nome: la FCA avrà sede legale in Olanda

Marchionne ed Elkann
TORINO - Fiat cambia nome. Il Cda ha deciso di costituire Fiat-Chrysler Automobiles, società di diritto olandese, che diventerà la holding del Gruppo. Le azioni ordinarie...

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TORINO - Fiat cambia nome. Il Cda ha deciso di costituire Fiat-Chrysler Automobiles, società di diritto olandese, che diventerà la holding del Gruppo. Le azioni ordinarie saranno quotate a New York e a Milano.


La sede fiscale, come ampiamente previsto, sarà in Gran Bretagna. Non ci saranno impatti occupazionali in Italia e nel resto del mondo. Nel logo del gruppo Fiat Chrysler Automobiles ci sarà l'acronimo Fca. Il titolo Fiat è rientrato alle contrattazioni dopo il nuovo stop scattato sull'eccessiva volatilità. Le azioni del Lingotto segnano in questo momento un calo del 6,03% a 7,09 euro. A Piazza Affari Exor cede il 2,56%. Cnh lascia il 2,04%. «La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l'inizio di un nuovo capitolo della nostra storia».

Così il presidente della Fiat, John Elkann che aggiunge: «il viaggio che è iniziato più di dieci anni fa con la ricerca di soluzioni che assicurassero a Fiat il proprio posto in un mercato sempre più complesso è culminato nell'unione di due organizzazioni, ognuna con una grande storia nel panorama automobilistico ma con caratteristiche e punti di forza geografici differenti e complementari». «Fiat Chrysler Automobiles ci permette di affrontare il futuro con rinnovata motivazione ed energia», ha concluso.

«Oggi è una delle giornate più importanti della mia carriera in Fiat e Chrysler». Così Sergio Marchionne, ad di Fiat e presidente e ad di Chrysler Group che aggiunge: «cinque anni fa abbiamo iniziato a coltivare un sogno di cooperazione industriale a livello mondiale, ma anche un grande sogno di integrazione culturale a tutti i livelli» «Abbiamo lavorato caparbiamente e senza sosta a questo progetto per trasformare le differenze in punti di forza e per abbattere gli steccati nazionalistici e culturali - aggiunge - ora possiamo dire di essere riusciti a creare basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza».


«L'adozione di una struttura di governance internazionale e le previste quotazioni, che miglioreranno l'accesso del Gruppo ai mercati globali con evidenti vantaggi finanziari, completeranno questo progetto», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero