Volkswagen Group, 9,3 milioni di veicoli consegnati e utile a 8,8 miliardi di euro. Elettriche varranno il 50% nel 2030

Il Ceo del Volkswagen Group Herbert Diess
WOLFSBURG – Volkswagen Group ha archiviato il 2020 con oltre 9,3 milioni di veicoli consegnati (-15%), ma con una penetrazione a livello globale aumentata al 13%. I ricavi...

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WOLFSBURG – Volkswagen Group ha archiviato il 2020 con oltre 9,3 milioni di veicoli consegnati (-15%), ma con una penetrazione a livello globale aumentata al 13%. I ricavi del colosso automobilistico della Germania sono scesi dell'11,8% a 222,9 miliardi (252,6 nel 2019). Come già altri costruttori, anche quello tedesco ha beneficiato dell'eccellente chiusura dell'anno in Cina e di una seconda parte de 2020 decisamente più confortante rispetto alla prima. Agli investitori, Volkswagen Group ha deciso di garantire la medesima cedola staccata per l'esercizio precedente: 4,86 euro le azioni privilegiate e 4,8 per le ordinarie. I lavoratori, in attesa che ogni marchio ufficializzi i propri bonus, sono stati ricordati dal Ceo Herbert Diess: «Ringrazio i nostri 670.000 addetti. Ci hanno portato attraverso quesa crisi».

Il gruppo spinge sempre sull'elettrificazione (50 modelli entro il 2030, anche se per quell'anno continua a prevedere la metà dei volumi legata ai veicoli con motori convenzionali), sulla guida autonoma (la Car.Software dovrà far lievitare i programmi sviluppati internamente dal 10% al 60%) e sulla razionalizzazione delle spese, che riguarderanno anche i materiali. Con la fine del decennio, grazie all'omologazione delle celle (un'unica soluzione dovrebbe coprire l'80% del fabbisogno del gruppo), i costi per le batterie dovrebbero venire dimezzati.

Il margine operativo di Volkswagen Group è sceso del 45%, passando dai 19,3 miliardi del 2019 ai 10,6 del 2020. L'utile dopo le imposte è di 8,8 miliardi: la gestione toccherà a Arno Antlitz (Audi), che da aprile prende il posto di Frank Witter a capo delle finanze. Il contributo di Porsche al bilancio pandemico del colosso tedesco non è mai stato così importante. Il marchio premium di Zuffenhausen è riuscito a garantirsi un invidiabile ritorno sulle vendite del 15,4% con un margine operativo di 4,021 miliardi (-4,5%). Sono riusciti a mantenersi in territorio positivo anche Audi (5,5 di ritorno contro l'8,1% del 2019), Skoda (4,4), Bentley (1) e Volkswagen (0,6), mentre sia Seat sia la divisione Veicoli Commerciali hanno virato in negativo, rispettivamente -3,7 e -4,9%.

Diess ha parlato di «nuove auto» per il futuro, ossia elettriche, ma anche connesse e autonome, che nel 2030 in Europa saranno il 60%. Secondo il top manager nel 2035 «la maggioranza dei veicoli sarà elettrica e circa il 40% delle vetture circolerà in forma autonoma». Il gruppo lavora a tre grandi progetti di sviluppo - Apollon, Artemis e Trinity – che integreranno la nuova architettura, la Ssp, Scalable Systems Platform. La produzione elettrica verrà estesa a livello planetario con il coinvolgimento non solo della Cina (dove verrà fabbricata anche la Volkswagen Id.6), ma anche degli Stati Uniti, con il sito di Chattanooga.

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Il Messaggero