I concept Hommage svelano il futuro BMW: un’erede per la 2002 Turbo degli anni 70

Il concept 2002 Hommage (a sinistra), ovvero l’interpretazione moderna della BMW 2002 turbo del 1973 (a destra)
CERNOBBIO - Dal 1999 in prima linea nell’organizzazione del Concorso d’eleganza di Villa d’Este, BMW ha voluto dare un significato particolare all’edizione 2016. Lo ha...

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CERNOBBIO - Dal 1999 in prima linea nell’organizzazione del Concorso d’eleganza di Villa d’Este, BMW ha voluto dare un significato particolare all’edizione 2016. Lo ha fatto evitando di concentrare l’attenzione esclusivamente sulle auto che hanno scritto i 100 anni di storia del marchio e mettendo in mostra alcuni concept in grado di testimoniare quanto forte sia l’impegno nell’evoluzione stilistica e tecnologica. Una scelta che ha fatto emergere, una volta di più, il forte legame fra tradizione e innovazione.


Al centro di questo progetto fondato sullo slogan “Ritorno al futuro, il viaggio continua”, la casa di Monaco ha messo i cosiddetti Hommage, ovvero i concept realizzati come omaggio ad alcune delle auto più importanti della propria storia. E una mostra ad hoc, nei padiglioni allestiti a Villa Erba, ha letteralmente incantato il pubblico e gli addetti ai lavori.

Il più ammirato è stato il concept denominato 2002 Hommage, ovvero l’interpretazione moderna della BMW 2002 turbo del 1973, berlina sportiva a tre volumi con motore 4 cilindri 2.0 litri turbo da 170 cv che a suo tempo contribuì in misura decisiva a scrivere la storia del marchio bavarese. Quell’auto si distinse infatti per la straordinaria capacità di comportarsi al meglio sia su strada, come auto di tutti i giorni, sia in pista, come vera e proprio auto da corsa.

Un esemplare degli anni 70, rigorosamente contraddistinto dalla mitica M delle versioni ad alte prestazioni, dai passaruota allargati, dagli spoiler e dalle scritte turbo, è stato dunque esposto accanto alla Hommage dei giorni nostri (anzi, di domani), a sua volta personalizzata con una serie di citazioni legate alla progenitrice: le scritte turbo rovesciate, in modo da “incutere rispetto” non appena inquadrate negli specchi retrovisori; le prese d’aria e le appendici aerodinamiche supplementari, i cerchi maggiorati (in questo caso da 20 pollici), i passaruota allargati.

Di spicco, sulla 2002 Hommage, la fiancata con profilo in fibra di carbonio che divide la carrozzeria in due sezioni, una verniciata in azzurro opaco, l’altra lucida: la formula, denominata Space Race Metal, dovrebbe evitare riflessi fastidiosi per chi guida e offrire colori cangianti tra l’azzurro, il grigio e il blu, in base alla luce esterna. Per la Hommage non sono state date indicazioni sulla motorizzazione.

Molto interessanti anche gli altri accoppiamenti tra BMW storiche e moderne, con i concept della serie Hommage a sottolineare l’impegno per quelli che a Monaco chiamano “100 Next”, ovvero i cento anni che verranno. Una accanto all’altro, si son viste dunque, nell’esclusivo padiglione allestito a Villa Erba, le BMW 328 Touring Coupé e Spider degli anni 30 e i magnifici concept che ne potrebbero rilevare il posto nella storia; la BMW M1 degli anni 70 e la M1 Hommage di oggi; la 3.0 CSL e la 3.0 CSL Hommage; la Mini Cooper S degli anni 60 e il concept della MINI corsaiola del nuovo secolo. A completare il quadro, la magnifica accoppiata tra le moto del passato e del futuro, per la gioia dei tanti fedelissimi della sezione Motorrad del gruppo bavarese.
 













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Il Messaggero