OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Pronti via, il Mondiale di Formula 1 accende i suoi motori. E lo fa dopo aver diradato - almeno per ora - i dubbi su Chris Horner, team principal della Red Bull dominatrice delle ultime stagioni. Il 50enne leader della scuderia austriaca era finisto sotto accusa per «comportamenti innapropriati» nei confronti di una dipendente del team: oggi il suo team ha annunciato che è stato «scagionato» da un’indagine interna che andava avanti da otto settimane, cioè prima che il caso emergesse sui media, venti giorni fa. E dunque resta al suo posto, per la gioia di Max Verstappen che punta al quarto mondiale di fila. «Confidiamo che l’indagine sia stata giusta, equilibrata, indipendente - le parole della Red Bull - Chi accusa ha diritto di appellarsi, ma considerate le informazioni private delle parti interessate e di parti terze contenute nell’indagine, non saranno forniti ulteriori informazioni». Il caso aveva scosso dalla fondamenta il circus, e ancora oggi - nelle conferenze alla vigilia delle prime libera dal Bahrein - Verstappen si era detto «non turbato» ma aveva anche espresso l’auspicio che tutto «si definisse al più presto». Accontentato.
Finito il lavoro invernale sui tavoli dei progettisti e quello di realizzazione in fabbrica, per piloti e scuderie inizia la caccia ai tempi che contano. I test pre-stagione - fino agli ultimi della scorsa settimana, sulla stessa pista dove si correrà da domani - hanno mostrato una Red Bull ancora da battere, a caccia con Max Verstappen del terzo titolo piloti consecutivo. Ed una concorrenza che però ha lavorato sodo per accorciare il gap, a cominciare da Ferrari e Mercedes.
Dobbiamo continuare sulla scia della seconda parte della scorsa stagione, nel complesso non positiva. Ma essere competitivi per la vittoria più a lungo, in questa stagione, sarebbe un passo in avanti». Lewis Hamilton è invece tornato sul proprio futuro in Ferrari: «Sono entusiasta, mi aspettano tante emozioni nuove. Quando si è presentata l’opportunità di guidare una Ferrari, non potevo rifiutare». Però quest’anno sarà ancora al volante della Mercedes e quindi «sapere che passerò nel 2025 alla Ferrari non cambia nulla. Sono andato in fabbrica lunedì. Li ho trovati concentrati sul lavoro e mi hanno mostrato un grande affetto, tutti hanno capito la mia scelta. Sono pronto a dare il mio meglio». Quanto al clima nel box «l’atmosfera è buona dopo i test, ma come sempre. Abbiamo dei problemi da risolvere, la situazione non è perfetta ma comunque migliore degli anni passati. Però ancora non siamo al livello che vorremmo». «Non so ancora dove andrò in futuro, voglio dare il massimo in questa stagione in questo team fantastico. Per il resto, ho bisogno di tempo per capire la miglior opzione per me a medio lungo termine. Voglio un progetto che mi dia la possibilità di diventare campione del mondo». Così Carlos Sainz, parlando dell’anno prossimo, quando dovrà cedere ad Hamilton il suo posto in Ferrari. Quanto al mondiale imminente, «noi abbiamo completato il nostro lavoro e siamo pronti per la prima gara» ha assicurato.
Intanto dalla Spagna si intensificano le voci di un interesse di Liberty Media, proprietaria della F1, per l’acquisto di MotoGP e Superbike. Secondo il quotidiano economico spagnolo Expansion, sarebbe stata fissata anche una cifra: 4 miliardi di dollari. «Gli azionisti di maggioranza di Dorna sono fondi di investimento, che acquistano cose per venderle. Siamo sempre stati in vendita, fin dal primo giorno» ha ricordato Carmelo Ezpeleta, ceo della società che gestisce i diritti commerciali ed audiovisivi del mondiale MotoGP.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero