ESTORIL - I test della nuova NSX sono stati svolti, come avviene per tutte le supercar, sia su strada sia in pista. Oltre al Transportation Research Centre (centro di ricerca sui...
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“Ciò che più mi ha sorpreso di questa macchina - ha detto da parte sua Alonso - sono state le capacità di frenata (l’impianto elettromeccanico è fornito dall’italiana Brembo, ndr) e le sensazioni generali di guida, diverse ma non tanto lontane da ciò che sentiamo in Formula uno”.
La NSX è dotata di ammortizzatori attivi di terza generazione a controllo magnetoreologico e di servosterzo elettrico a elevata calibrazione. Ciò favorisce una grande rigidità e minimizza il ritardo nell’accelerazione laterale, sostenendo le percorrenze in curva ad alta velocità. Per questo Alonso ha potuto dichiarare, a fine test, che “le prestazioni sono da auto da corsa, anche se la NSX è più morbida e più dolce di una monoposto e la guida risulta meno impegnativa, in quanto non occorre badare alle traiettorie al millimetro. Il divertimento è assicurato” ha sottolineato lo spagnolo, aggiungendo che “la macchina è una sportiva ad altissime prestazioni, ma è anche molto bella. La Formula 1 – ha teorizzato l’asturiano – è un disegno tecnico, questo è un disegno artistico. Un capolavoro, insomma”.
Anche se il test con Alonso è stato organizzato a conclusione del lungo percorso progettuale, in casa Honda non è una novità coinvolgere un pilota di grido nelle operazioni che precedono il lancio di una supercar. Per la NSX di prima generazione fu coinvolto Ayrton Senna, vincitore di tre titoli mondiali con la McLaren-Honda a cavallo degli anni 80 e 90. Il suo parere (da tester prim’ancora che da testimonial) risultò determinante per irrigidire il telaio.
Il Messaggero