TOKYO - Scossa al vertice di Honda Motor, una delle Big Three dell'auto giapponese, finita sotto pressione per lo scandalo degli air bag difettosi di Takata: il numero uno...
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La decisione segue i massicci richiami di veicoli decisi a causa degli air bag, sospettati di esplodere espellendo schegge di metallo e plastica, responsabili di almeno cinque morti e di decine di feriti in tutto il mondo. Hachigo, 55 anni di cui 33 anni passati alla Honda, ha finora gestito - si legge in una nota - lo sviluppo del minivan Odyssey in Usa e avuto incarichi di rilievo sempre negli Stati Uniti, in Europa e, da ultimo, in Cina, dove è tra l'altro supervisore della produzione da aprile 2013. Ito, 61 anni, è alla guida del terzo produttore nipponico di veicoli da giugno del 2009, designato per il rilancio del gruppo dopo la crisi causata dal default di Lehman Brothers, e resterà nel board della compagnia in qualità di advisor.
Appena lo scorso 30 gennaio Honda ha dovuto tagliare l'outlook sull'anno fiscale al 31 marzo per le vendite deboli in Giappone e Cina, e per le spese sostenute proprio per i richiami legati agli air bag di Takata: 545 miliardi di yen di utile netto consolidato (circa 4 miliardi di euro), in calo del 3,5% sulla previsione precedente di 565 miliardi. La compagnia è stata costretta ad accantonare ulteriori 50 miliardi di yen a copertura dei costi relativi agli air bag di Takata, di cui resta malgrado tutto un cliente primario.
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Il Messaggero