Günther (Bmw FE): «Il simulatore è il nostro miglior strumento per preparare le gare»

Maximilian Günther, il 23enne tedesco pilota Bmw per la sesta stagione della Formula E
MONACO DI BAVIERA – Il simulatore «è il nostro strumento migliore per preparare le gare e per lo sviluppo della macchina», garantisce Maximilian...

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MONACO DI BAVIERA – Il simulatore «è il nostro strumento migliore per preparare le gare e per lo sviluppo della macchina», garantisce Maximilian Günther, il 23enne tedesco ingaggiato dalla Bmw per la sesta stagione della Formula E. La scelta della casa bavarese è stata ripagata dal pilota che al terzo assalto ha centrato la vittoria (a Santiago del Cile) ed al quinto ha conquistato il secondo posto.


«È un onore far parte della famiglia Bmw», sintetizza. Il simulatore non è prezioso solo in questo periodo di riposo forzato. La ragione la chiarisce Rudolf Dittrich, General Manager dello sviluppo dei veicoli Bmw destinati al motorsport. «Possiamo testare delle cose che difficilmente riusciremmo a fare in pista – spiega Dittrich – E possiamo anche provare piste differenti nella stessa giornata ed anche immaginare ogni scenario possibile». «Il simulatore è importante – insiste il manager – non solo per i piloti, ma per l'intera scuderia soprattutto con la riduzione dei giorni di test ufficiali».

«Possiamo provare quando vogliamo – aggiunge Günther – e possiamo ripetere le stesse cose nelle medesime situazioni: questo rende comparabili i dati che rileviamo». Il costruttore ha messo a disposizione alcuni video nei quali si vede il lavoro al simulatore, anche al “muretto”. Il pilota porta perfino il casco e la protezione per il collo: «Lo indosso per ragioni di sicurezza – spiega il 23enne tedesco – perché il simulatore si muove e non si sa mai. Ma la ragione principale è un'altra. Avere cioè la stessa visione che si ha in gara, al volante della monoposto. La visibilità è già un po' limitata e con il casco lo è ancora di più, ma occorre abituarsi».


Nel video, Günther (quarto della generale, alle spalle del compagno di squadra Alexander Sims) è alle prese con il circuito cittadino di Montercarlo, che non fa parte dell'attuale calendario della Formula E, destinata diventare campionato del mondo con la stagione 2020/2021. La stagione è stata “congelata” ed il prossimo ePrix ancora regolarmente programmato è quello di Berlino, a fine giugno. «Il mio futuro lo vedo in Formula E – conclude il pilota della Bmw – è una rassegna che mi piace e le vetture sono belle e moderne, futuristiche. È probabilmente la maggior competizione del motorsport dal punto di vista dei piloti, anche per il numero dei costruttori coinvolti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero