Toyota, grande tecnologia per la piccola Yaris. I dispositivi di assistenza alla guida sono al top

La quarta generazione della Toyota Yaris
MILANO - È sempre più diffusa tra le case automobilistiche l'abitudine di creare un «ombrello» unico sotto il quale raggruppare tutti i dispositivi...

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MILANO - È sempre più diffusa tra le case automobilistiche l'abitudine di creare un «ombrello» unico sotto il quale raggruppare tutti i dispositivi di assistenza alla guida e di ausilio alla sicurezza disponibili sui propri modelli. A questa regola non si sottrae il colosso giapponese dell'auto che ha scelto la sua etichetta tecnologica. Si chiama «Toyota safety sense 2.0» e nel caso della nuova Yaris è indice di un obiettivo che può apparire temerario anche per una consumata «cacciatrice» di primati: una vettura – asserisce la comunicazione del brand – progettata e sviluppata per essere la compatta più sicura al mondo. 


Anche se l'elenco definitivo non è ancora stato reso noto, sono stati anticipati i requisiti di alcuni sistemi che rendono credibile questo impegnativo proposito. Dispositivi come il cruise control adattivo intelligente operativo a tutte le velocità o l'assistenza attiva (cioè con eventuale correzione automatica della rotta) al mantenimento della corsia di marcia sono infatti previsti di serie su tutti i livelli di allestimento, mentre altri sistemi come l'airbag centrale – alla prima apparizione tra gli equipaggiamenti di un'auto compatta – sono finalizzati alla migliore protezione degli occupanti in caso di urto laterale, soddisfacendo i più stringenti standard europei di sicurezza che entrano in vigore quest'anno. Non mancano neppure i dispositivi pre-collisione con rilevamento della presenza dei ciclisti e dei pedoni, in questo caso efficace anche di notte. Sono dotazioni che tra l'altro offrono a chi si mette al volante delle esperienze di guida autonoma di livello 2, opportunità tutt'altro che facile da trovare nel segmento di competenza.


Altrettanta dovizia si può trovare nel campo della connettività, che si affidata all'ormai onnipresente (o quasi, anche tra le city car) compatibilità con Adroid Auto e Apple CarPlay, alla rinomata qualità audio del sistema sviluppato dalla Jbl e al navigatore le cui mappe 3D possono venire aggiornate online. Un'abbondanza tecnologica che trova espressione tangibile nel cockpit digitale costituito da due strumenti circolari in mezzo ai quali si trova un piccolo display informativo e nel generoso schermo multimediale flottante da 8 pollici del nuovo sistema Toyota Touch che svetta al centro della plancia e – in opzione – nell'head-up display a colori da 10 pollici che proietta sul parabrezza, proprio davanti agli occhi del pilota che può così consultarle senza distogliere lo sguardo dalla strada, tutte le informazioni più importanti ai fini della guida. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero