GINEVRA - L’auto di lusso tira sempre. E se rallenta nel Vecchio Continente, va forte nei cosiddetti mercati emergenti, dagli Emirati alla Cina. Ma come si evolveranno, nel...
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La rivoluzione nei contenuti. Giugiaro e il suo staff, in testa Wolfgang Egger, Head of Styling Area di Italdesign, non si sono concentrati sulla pura ricerca di stile, ma hanno lavorato piuttosto attorno alla tecnologia del futuro, peraltro in gran parte già sperimentata nei reparti ricerca e sviluppo di molti costruttori cimentatisi sui motori elettrici e sulla guida autonoma. Attorno ad una berlina/coupè di dimensioni molto generose (5,37 metri di lunghezza, passo di 3,33 metri, 1,98 di larghezza, 1,46 di altezza), con apertura delle portiere a libro, enormi ruote da 26 pollici e grande luminosità interna, è stato spostato dunque il baricentro concettuale dal posto del guidatore a quello dei passeggeri seduti sui sedili posteriori (due, separati da una gigantesca console centrale). Qui è stato collocato il centro di controllo, costituito da una sorta di sfera magica in cui inserire lo smartphone LG G-Flex. Attraverso una App dedicata si può intervenire su tutte le funzioni della vettura, compresa la scelta di tre diverse configurazioni ambientali: business (ufficio, con luci bianche); wellness (abitacolo per la cura del corpo, realizzato in collaborazione con Technogym); dream (relax totale, con luci blu).
La guida automatica al centro del progetto. Selezionando la funzione Piloted Driving dallo smartphone l’auto entra in modalità di guida autonoma, come un aereo. Gli occupanti possono dunque dedicarsi completamente ad altre attività soprattutto nelle lunghe percorrenze o in tutte quelle situazioni (traffico cittadino, code in autostrada) in cui il piacere di guida viene meno. Volendo, è possibile comunque anche guidare come su un’auto tradizionale: basta sfiorare l’apposito comando e impugnare il volante (in verità la forma è quella di una cloche e il movimento oscilla per appena 2 gradi). La GEA non rinuncia alle prestazioni sportive, garantite da un powertrain che eroga, grazie a quattro motori elettrici posizionati sui differenziali, una potenza di 570 kW. La velocità massima è di 250 km/h. La ricarica è con sistema a induzione; non comunicata l’autonomia, presumibilmente adeguata all’avanzamento della ricerca quando un’auto del genere diventerà (se diventerà) un prodotto di serie.
Anche il red carpet per il lusso del futuro. La GEA è un concentrato di innovazioni, tra le quali spiccano alcune geniali curiosità. Una di queste è il red carpet virtuale, proiettato a terra da un Led inserito nel brancardo quando si aprono le grandi portiere a libro. Originali anche i gruppi ottici, che diventano strumento di comunicazione tra l’interno e l’esterno. I Led infatti cambiano colore a seconda della modalità di guida selezionata: bianco in configurazione normale, blu con il pilota automatico inserito.
Qualità ed eleganza al massimo grado. Il concept GEA si segnala anche per l’eccelsa qualità dei materiali con cui sono rivestiti gli interni e per l’originalità della plancia e della strumentazione. Tra i materiali utilizzati spiccano la pelle pergamena (parte intrecciata, parte liscia opalescente), la lacca verniciata e la seta soffice brillante. Il cluster posizionato di fronte al guidatore è completamente digitale. Uno schermo da 12” riporta tutte le informazioni utili alla guida e alla gestione del veicolo (velocità, navigazione, carica batterie, autonomia...). Ai due lati sono posizionati verticalmente due schermi da 3,5” che proiettano le immagini delle videocamere laterali. In fase di manovra il monitor centrale proietta invece le immagini della videocamera posteriore. Nella plancia è stato inserito un enorme schermo olografico tridimensionale che corre lungo tutta la larghezza proiettando immagini e grafiche. Sembra un cinema. E questa Gea, del resto, è proprio una star.
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Il Messaggero