SINGAPORE - Doveva essere una prima fila Rosso Ferrari come a Monza ma così non è stato, anzi. A illuminare le qualifiche in notturna del Gran Premio di Formula 1...
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Una qualifica, quella vista nella notte illuminata dalle luci scintillanti della città-stato del sud-est asiatico, che ha fatto impazzire di gioia gli uomini della Mercedes e non fa ben sperare per le sorti in gara del Cavallino Rampante. Ne sono una prova le parole di grande delusione di Vettel al termine della sua prova in Q3: «Sono state delle qualifiche non ideali, volevamo la pole e non ci siamo riusciti - ha ammesso il pilota tedesco della Ferrari -. Sono state un pò confuse e pasticciate. Non è il risultato che volevamo. In gara la macchina è buona, ma sarà più difficile partire da dietro». E sempre per quanto riguarda la gara Vettel aggiunge: «La gara è una storia diversa e credo che domani le cose avranno una prospettiva diversa e saranno diverse. Chiaramente non sono contento di queste qualifiche, non sono filate lisce come avrebbero voluto - conclude il quattro volte campione del mondo - gli altri hanno fatto meglio di noi e per questo siamo terzi».
Umore alle stelle per Hamilton che domani partendo davanti avrà la possibilità di incrementare il suo vantaggio di 30 punti in classifica su Vettel: «La qualifica è stata una sfida, perché nella Q1 abbiamo usato le ultrasoft e nell'ultima sessione tutto stava nel mettere insieme i piccoli dettagli trovati nelle uscite precedenti. Il 99% delle volte non ci si riesce ma - aggiunge l'inglese della Mercedes - questa volta invece non ho avuto un pattinamento, non ho fatto una correzione sul volante. Ho sentito la macchina alla perfezione sotto di me, ho sfruttato al massimo ogni curva. Non riesco a pensare a una curva che avrei potuto fare meglio». Infine Hamilton ammette la sua sorpresa di ritrovarsi in pole su un circuito come quello di Singapore: «Sapevamo che sia le Ferrari che le Red Bull sarebbero state difficili da battere, per noi - conclude il pilota inglese della Mercedes - è un momento incredibile trovarci in pole considerando tutte le circostanze». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero