Gp Messico, trionfo Di Grassi (Abt Audi): vince rimontando dall'ultima posizione e accorcia su Buemi (Renault)

Lucas Di Grassi
CITTÀ DEL MESSICO - A Lucas Di Grassi non piace vincere facile. Partito in quindicesima posizione, dopo otto giri era ultimo. Ma, come lo scorso anno, ha tagliato per primo...

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CITTÀ DEL MESSICO - A Lucas Di Grassi non piace vincere facile. Partito in quindicesima posizione, dopo otto giri era ultimo. Ma, come lo scorso anno, ha tagliato per primo il traguardo nell'ePrix di Città del Messico, ospitato per la seconda stagione consecutiva dall'Autodromo Hermanos Rodriguez e valido come quarta prova del campionato FIA Formula E. Solo che a differenza del 2016, il brasiliano questa volta non è stato escluso della classifica.

 
La scuderia Abt Schaeffler Audi Sport ha modificare la strategia dopo che nella prima tornata il vice campione del mondo è stato tamponato dalla Venturi di Stéphane Sarrazin. La sosta per cambiare l'alettone posteriore è stata piuttosto elaborata, mentre nel frattempo Oliver Turvey (NextEV), al quale i commissari avevano assegnato d'ufficio la pole dopo il declassamento di Daniel Abt (18° posizione per la pressione troppo bassa degli pneumatici), e José Maria Lopez prendevano il largo. A Turvey è poi andata in tilt la vettura, vanificano la pole conquistata nel giorno del suo 30esimo compleanno: con la sua prematura uscita di scena, l'argentino si è trovato al comando della gara.

Lopez ha mantenuto la testa fino al cambio macchina, che Di Grassi aveva coraggiosamente sostituito con la safety car in pista al 18° giro, cioè con un secondo stint lunghissimo (gli avversari hanno effettuato il pist stop tra la 24° e la 25° tornata). Dal 26° giro, Di Grassi e Jerome Dambrioso, il belga che aveva “ereditato” il successo della passata stagione proprio dal brasiliano e che pure ha optato per un pit stop molto anticipato, si sono issati di testa. Il vantaggio di Di Grassi (ormai poco più del 60% di energia a disposizione) era di 28 secondi sul terzo, Lopez (più del 90% del “pieno”). L'ingresso della terza safety car ha annullato i ritardi, ma Di Grassi si è confermato un fuoriclasse del recupero dell'energia.

Fino agli ultimi due giri, quando ha dovuto soprattutto badare ad arrivare in fondo, D'Ambrosio ha un po' frenato la rincorsa degli avversari. Anche se al 35° giro prima Lopez e poi Sébastien Buemi, il campione del mondo della Renault e.Dams e leader della classifica provvisoria, sono andati lunghi sulla stessa curva perdendo una decina di posizioni ciascuno. Dopo 45 giri ricchi di sorprese, Di Grassi (che prima di salire sul palco della premiazione ha “sfilato” con il sombrero) ha preceduto Jean-Eric Vergne (Techeetah), alla seconda piazza d'onore consecutiva, e Sam Bird (Ds Virgin).

Ai piedi del podio è rimasto il neozelandese della Jaguar Mitch Evans, che ha difeso il quarto posto per due decimi (e senza energia) dall'assalto di Nicolas Prost (Renault e-Dams). Lopez si è dovuto accontentare della sesta posizione. Nella top 10 anche Abt, Adam Carrol sulla seconda vettura Jaguar, Nelson Piquet jr (NextEV) nonché il debuttante messicano Esteban Gutierrez (Techeetah). Sébastien Buemi ha archiviato l'ePrix 14°.

Nel giorno in cui Jaguar ha conquistato i primi punti piazzando entrambi i suoi piloti fra i primi 10, Di Grassi ha riaperto il mondiale portandosi a 71 punti, contro i 76 di Buemi che ne ha raccolto uno grazie al giro veloce. Prost, terzo, è salito a 46, mentre Vergne è arrivato a 40. Nella classifica per team, la Abt Schaeffler Audi Sport ha dimezzato lo svantaggio dalla Renault e.Dams. La quinta tappa, che è anche la prima gara europea, è in calendario tra un mese e mezzo, il 13 maggio, a Montecarlo.

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Il Messaggero