ARAGON - Diciottesimo e ventesimo tempo nelle libere del venerdì. Il primo contatto di Valentino Rossi con la pista di Aragon, resa umida da una leggera pioggia, è...
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Il Ducati Team ha piazzato Jorge Lorenzo (che detiene il record ad Aragon in 1’48”210) sesto e secondo, Andrea Dovizioso decimo ed ottavo. Rossi, che nel paddock si è mosso sostenendosi con una stampella, ha percorso in tutto 21 giri. Appena otto al mattino (2’04»066 il suo miglior crono), ma è stato lo stesso per diversi piloti, che hanno preferito non rischiare sull’asfalto viscido. Nel primo pomeriggio le condizioni sono migliorare ed anche il tempo del Dottore è sceso (2’01”917»), pur rimanendo lontano dai migliori. «In condizioni di asciutto al 100% sarà più difficile per me fisicamente. Sul bagnato vado bene, non sento troppo male, ma guidare è meno impegnativo». Rossi ha espresso così le prime impressioni dopo essere sceso dalla sua M1. «Finché la pista era tutta bagnata sono andato forte. Quando si è asciugata gli altri sono andati meglio - ha aggiunto - La gamba va bene, non mi fa troppo male. Abbiamo sofferto in accelerazione perché c’è poco grip.
Per dare un giudizio sull’asciutto dobbiamo aspettare. Spero che domani e dopodomani ci siano condizioni migliori per lavorare sul setting e sulle gomme». Sul circuito spagnolo è previsto bel tempo durante le qualifiche, così come per il giorno della gara. «Rossi sta bene, la frattura è stabile, nessuna complicanza, il dolore pian piano sta diminuendo, anche se ancora lo sente». Carlo Bortolozzi, dottore della Clinica Mobile, è parso ottimista sulle condizioni del nove volte iridato, dopo le prime libere. «La gamba non è gonfia - ha chiarito - è in buone condizioni, direi che la situazione è ottima. Ha avuto un pò di dolore nei cambi di direzione, anche se la guida sul bagnato è sicuramente più morbida. Abbiamo preparato delle protezioni nei punti più dolorosi per evitare un contatto duro con la tuta e con lo stivale». Nella terza sessione Valentino capirà fin dove può spingersi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero