Gomme auto, Benamati: «Più pneumatici ricostruiti per flotte pubbliche per ridurre impatto ambientale smaltimento»

La ricostruzione di un pneumatico
 TORINO - È necessario innalzare la quota obbligatoria di acquisti di pneumatici ricostruiti per le flotte pubbliche, portandola dall’attuale 20% al 50%....

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 TORINO - È necessario innalzare la quota obbligatoria di acquisti di pneumatici ricostruiti per le flotte pubbliche, portandola dall’attuale 20% al 50%. È questa la sollecitazione fatta dall’onorevole Gianluca Benamati, capogruppo Pd alla Commissione Attività Produttive della Camera, nel corso di un’interrogazione rivolta al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero della Transizione Ecologica. «A oggi - afferma Benamati - l’unica misura normativa in favore dei pneumatici ricostruiti vigente in Italia in tema di Green Public Procurement è stata disposta con una legge contenuta nella finanziaria 2002 che stabilisce l’obbligo per le pubbliche amministrazioni e per i gestori di pubblici servizi di riservare ai pneumatici ricostruiti almeno il 20% degli acquisti di pneumatici di ricambio.

A vent’anni dall’introduzione di questa legge sarebbe necessario aumentare la quota riservata all’acquisto di tali pneumatici portandola almeno al 50%, in considerazione dell’assoluta affidabilità dei pneumatici ricostruiti e soprattutto della persistente esigenza di ridurre l’impatto sull’ambiente dello smaltimento dei pneumatici e della maturazione in tutta Europa di una più avanzata sensibilità per i problemi dell’ambiente». «La Francia - sottolinea Benamati - ha recentemente posto come obbligatoria la scelta di pneumatici ricostruiti per il 100% degli acquisti di pneumatici effettuati dallo stato. Chiediamo quindi al Governo se intenda agire per garantire l’obbligo di verifica sugli acquisti effettuati e prevedere un sistema di sanzioni in caso di non ottemperanza alla norma delle quote obbligatorie di pneumatici ricostruiti».

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Il Messaggero