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ROMA - Anche a livello mondiale, gli intervistati affermano che la scelta meno pesante per contrastare i cambiamenti climatici sarebbe rinunciare agli spostamenti in aereo (40% per gli europei, 38% per gli americani e 43% per gli intervistati cinesi). Quanto alle preoccupazioni sulla salute, il 75% degli americani, il 71% dei cinesi e il 67% degli europei sono meno inclini a utilizzare i trasporti pubblici per paura di esporsi a contagio da Covid-19. Sebbene per la maggior parte degli intervistati prevalga il timore di contrarre il coronavirus rispetto all’impatto del proprio stile di vita sui cambiamenti climatici (79% dei cittadini cinesi, 67% degli americani e 58% degli europei), i cittadini credono che le scelte e le azioni dei singoli possano contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici: è il parere dell’82 % degli italiani, del 72% della media europea e americana e dell’84% della media cinese.
Infine, in Europa e negli Stati Uniti i giovani credono più che gli anziani che il proprio comportamento possa fare la differenza nella lotta ai cambiamenti climatici; un divario che non è rilevato in Cina.
È quanto emerge dalla seconda pubblicazione dedicata ai comportamenti dei cittadini in rapporto ai cambiamenti climatici, riguardante il 2020-2021, diffusa dalla Banca europea per gli investimenti ( Bei) - il braccio finanziario dell’Unione europea e il maggiore finanziatore multilaterale di progetti in campo climatico a livello mondiale - in collaborazione con l’azienda francese di ricerche di mercato Bva. Per il 66% degli italiani, comunque, preoccupa più il rischio di contrarre il Covid-19 degli impatti a lungo termine dei cambiamenti climatici. Il 77% afferma che eviterebbe al momento di utilizzare i trasporti pubblici nel timore di conseguenze per la propria salute. Nel complesso, il 34% degli italiani - rispetto al 19% della media europea - afferma di mettere in atto «correttivi radicali al proprio stile di vita per contrastare i cambiamenti climatici». Secondo il sondaggio, viaggiare risentirà sia dell’andamento della pandemia che delle preoccupazioni legate al clima. Il 33% degli intervistati italiani afferma che, superate le restrizioni dovute alla pandemia, non prenderà l’aereo per considerazioni legate ai cambiamenti climatici, e il 43% intende trascorrere le vacanze in Italia o in un paese limitrofo per ridurre al minimo le emissioni di carbonio. Solo per il 12% degli italiani le abitudini di viaggio in aereo resteranno invariate rispetto a quelle pre-Covid.
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